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‘’Ritorno in Kosovo’’, graphic journalism per un appassionante reportage

 È possibile fare del giornalismo attraverso un fumetto? Si possono raccontare drammi e guerre usando questo mezzo espressivo, basato su disegni? Leggendo Ritorno in Kosovo di Jorge González e Gani Jakupi la risposta non può che essere positiva: nelle 112 pagine dell’opera, pubblicata dalla 001 Edizioni, gli autori riescono a ripercorrere le vicende che hanno caratterizzato la storia del Kosovo in maniera rigorosa e dettagliata grazie a disegni fortemente evocativi e a testi scritti con uno stile appassionante.
 

di Fabio Dalmasso

 

Lsdi si è già occupato del rapporto tra giornalismo e fumetti nell’articolo (per esempio in un articolo sulla casa editrice italiana Becco Giallo: nell’ intervista il direttore editoriale Guido Ostanel sottolineava come i punti di forza del giornalismo a fumetti, o graphic journalism, siano “la potenza, l’ efficacia, l’ immediatezza, la grande capacità attrattiva del segno iconico, l’ alto livello di complicità richiesta al fruitore del pezzo, la capacità di sintesi, le possibilità di immedesimazione, la facilità con cui si possono gestire molteplici livelli di lettura”. Qualità che caratterizzano con forza Ritorno in Kosovo: i disegni di Jorge González e i testi di Gani Jakupi sono infatti uno degli esempi migliori di quanto un fumetto possa rivelarsi un ottimo strumento di informazione giornalistica.

 


Reportage illustrato

 

Nel suo ritorno in patria al termine dei conflitti balcanici, il fumettista e compositore kosovaro Jakupi assume le vesti di un giornalista alla ricerca del suo passato, testimone in prima linea di ciò che la pace ha portato con sé, cioè una nazione in ginocchio magistralmente illustrata dal disegnatore Jorge González, classe 1970: con un sapiente uso dei colori, González riesce a trasmettere una forza e un’ emotività che spesso solo le fotografie hanno, dimostrando ancora una volta come il graphic journalism sia un vero e proprio linguaggio giornalistico.

 

La vita delle persone

 

I testi fanno raramente ricorso ai dialoghi tipici dei fumetti (le famose nuvolette o baloons), ma si focalizzano su una narrazione in prima persona, che descrive le sensazioni provate dall’ autore, ma non solo: come un vero e proprio reportage, Gani Jakupi permette al lettore di conoscere anche la vita quotidiana del Kosovo post guerra, le difficoltà che le persone comuni, lontane dai nazionalismi e dall’ odio, devono affrontare, come, ad esempio, il mercato nero della benzina, le difficoltà nel trovare cibo e la paura che ancora avvolge le città nonostante sia arrivata la cosiddetta pace.

 

Critiche al giornalismo

 

Molto interessanti sono inoltre gli spunti di critica al ruolo che il giornalismo ha svolto durante i conflitti balcanici, soprattutto da quando l’ attenzione si è spostata verso il Kosovo: invitato in televisione per parlare del conflitto, l’ autore si trova a dover affrontare talk show in cui “padrone con gatti nervosi e spose con mariti che russano” sembrano essere le attrazioni principali di un sensazionalismo tipico da “tv trash”. Anche la copertura mediatica più “seria” non sfugge alle critiche, con alcune fazioni maggiormente presenti sui media rispetto ad altre e un lento, ma inesorabile oblio sul Kosovo al termine del conflitto.

 

Ottimo graphic journalism

 

Ritorno in Kosovo di Jorge González e Gani Jakupi rappresenta una delle migliori produzioni di graphic journalism degli ultimi anni: la forza dei disegni fornisce uno sfondo perfetto per i testi che riflettono un’ attenzione estrema per la narrazione, non sempre oggettiva, ma sicuramente di effetto, in grado di far rivivere, anche attraverso le parole di alcuni protagonisti comuni, le atrocità di un conflitto e le sue conseguenze sulle persone. Chiudono l’opera un’utile e dettagliata storia del conflitto arricchita da alcune fotografie realizzate dall’autore.

 

Ritorno al Kosovo

di Jorge González e Gani Jakupi

112 pagine a colori

Prezzo: 19,90 euro

001 Edizioni

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