Giornalisti: in Francia uno su quattro è freelance o in disoccupazione

Francia-cop

Il 2014 comincia con un triste record per la professione in Francia. Oltre un quarto dei colleghi d’Oltralpe esercita ormai come freelance o riceve un sussidio di disoccupazione.

 

La Commission de la Carte d’Identité des Journalistes Professionnels ha reso note a inizio gennaio le cifre relative ai ‘’tesseramenti 2013’’. E i dati non sono rassicuranti.

 

I cosiddetti pigistes, i giornalisti pagati al pezzo, sono quasi 8.000 (7 933, per la precisione), un recordo storico. Non solo, fra quanti chiedono per la prima volta la ‘’carte de prersse’’, i freelance sono il doppio dei giornalisti a contratto: 1.134 contro 582. Se poi si considerano i giornalisti non in attività, ma che in virtu dell’articolo R7111-9 del codice del lavoro francese possono conservare il tesserino per due anni, a patto che percepiscano un sussidio di disoccupazione, è stata superata la soglia dei 9.000 giornalisti “precari”! Facendo le debite proporzioni con le 36.823 carte assegnate nel 2013, questo significa che un professionista francese su quattro non ha un contratto fisso.

 

E’ questo solo l’ultimo dei segnali preoccupanti che arrivano dalla Francia, dopo il rapporto Scam (analizzato da LSDI), le tante difficoltà affrontate dai pure players, fra cui la guerra per l’ IVA che li oppone allo Stato (da cui pero’ sembrerebbe stanno uscendo vincitori) e la crisi dei grandi gruppi.

 

Qui sotto una tabellina realizzata da  fatta da lyonpiges

Francia

(a cura di Andrea Paracchini)