Getty Images ‘libera’ 35 milioni di foto. ’Non siamo forti abbastanza per controllare Internet’

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Per cercare di arginare le violazioni del diritto d’ autore, Getty Images, la più grande agenzia fotografica del mondo, mette a disposizioni degli utenti non commerciali, a partire da oggi, più di 35 milioni di immagini. Lo annuncia Olivier Laurent sull’ edizione online del British Journal of Photography (BJP).

Una decisione controversa, che provocherà l’ ira dei fotografi professionisti in un momento in cui, dice Laurent, il mercato della fotografia è viziato dal calo dei prezzi ed è sotto attacco da parte della fotografia mobile. Getty Images difende l’ iniziativa sostenendo di non essere forte al punto da riuscire a controllare gli sviluppi di Internet e, assieme, i comportamenti online degli utenti.

 

 

D’ altra parte, spiega Craig Peters, vice presidente senior e responsabile dello sviluppo aziendale, dei contenuti e del marketing di Getty Images, le violazioni online hanno assunto delle dimensioni ‘’incredibili’’. ‘’In pratica chiunque oggi è un editore grazie ai social media e alle piattaforme di self-publishing. Ed è incredibilmente facile trovare contenuti online e utilizzarli con un semplice clic”, osserva.
 
L’ azienda sottolinea che la stragrande maggioranza di queste infrazioni vengono compiute da ‘’editori indipendenti che in genere non sanno nulla di copyright e licenze, e che poi non hanno alcun budget per sostenere le loro esigenze di contenuti”.
 
Per risolvere questo problema, Getty Images – sottolinea il BJP – ha scelto una strategia non convenzionale: dare agli utenti non commerciali la possibilità di utilizzo gratuito delle immagini dell’ agenzia scegliendole in un archivio aperto con oltre 35 milioni di scatti.

 

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In pratica basta andare nella ‘’library’’, scegliere l’ immagine ed ‘’embeddare’’ il codice HTML sui propri siti. Una soluzione abbastanza vicina a quello che fa YouTube con i suoi video. Le immagini  saranno corredate dalle informazioni sul copyright e conterrano un link alla pagina sulla politica dell’ azienda per quanto riguarda le licenze.

 

In ogni caso, osserva Peters, questa operazione ha un valore per noi e per gli autori delle immagini. Almeno di tre tipi: corretta attribuzione; indicazione dei termini economici nel caso di un utilizzo commerciale; ‘’accesso alle informazioni su chi e come utilizza le immagini e su chi le vede, dati che ci riserviamo di utilizzare a vantaggio della nostra attività “.

 

Nel blocco delle immagini disponibili gratuitamente non saranno comunque incluse le collezioni ‘’Reportage’’ e ‘’Contour’’, mentre quelle prodotte dalla France Presse e distribuite dalla Getty Images saranno disponibili per tutti gli usi non commerciali ‘’nelle prosime settimane’’.

 

Saranno ammessi all’ uso gratuito anche i blog che utilizzano Google Ads. ‘’Questo non lo consideriamo un uso commerciale – spiega Peters -. Il fatto che un sito generi delle entrate non limita l’ uso gratuito. Lo limita invece se vengono utilizzate le nostre foto per promuovere un servizio, un prodotto o la loro attività. Allora dovranno chiedere la licenza’’.

 

Quanto alle grandi testata giornalistiche, un portavoce di Getty Images ha confermato a BJP che anche i siti web editoriali, dal New York Times a Buzzfeed, potranno accedere al servizio se le immagini vengono usate in un contesto editoriale.