Da oggi questo sito si chiama solo La Stampa, scompare il suffisso “punto it” e questo ci racconta che siamo finalmente arrivati al traguardo di un lungo percorso di integrazione tra la carta e il digitale. Per troppo tempo, le “redazioni Internet” sono state organismi separati rispetto al resto della vita di una testata: da una parte c’era la carta, che grazie alla forza della tradizione occupava la gran parte dello spazio, delle energie e delle risorse, dall’altra il sito web relegato in una parte marginale e lontana del giornale.
Da un anno ormai, da quando La Stampa ha una nuova sede, non esiste più distinzione fisica tra le due parti della nostra informazione: carta e digitale condividono spazi, riunioni e giornalisti. E’ stato un cammino di integrazione che ha trovato le basi pratiche in un nuovo sistema editoriale che permette di scrivere indifferentemente per la carta, il sito, i tablet, gli smartphone e ogni nuovo dispositivo che verrà e così le notizie oggi sono “libere” di circolare da una piattaforma all’altra, perché l’informazione nell’era digitale vuole essere libera da vincoli.
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La non notizia è proprio che La Stampa è stato fin dall’inizio il brand del dominio La Stampa, poi per anni manager e giornalisti dell’ azienda hanno inventato prima StampaWeb e poi Lastampa.it ed ora si ritorna al brand originale. Un ritorno alle origini, nulla di più.