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Il 75% dei capi di stato o di governo mondiali usano Twitter (ma non quelli italiani)

A dicembre 2012 il 75% dei capi di stato e di governo mondiali usavano Twitter come strumento di comunicazione politica, ma fra di essi non c’ era nessun italiano, visto che Mario Monti ha aperto un suo account – @SenatoreMonti – solo il 23 dicembre, dopo le dimissioni da presidente del consiglio.

 

Lo annuncia Digital Policy Council, un istituto di ricerca politica, in uno studio sulla presenza dei leader mondiali sul social network, che vede il presidente Usa, Barack Obama, saldamente in testa alla classifica, con 24,6 milioni di follower.

 

Obama, che twitta dal 3 maggio 2007, è seguito a molta distanza dal presidente venezuelano Hugo Chávez, con 3,8 milioni di follower e una presenza su Twitter dall’ aprile del 2010, e dal presidente turco Abdullah Gul (2,5 milioni, su Twitter dal settembre 2009).

 

 

Il primo ministro russo Dimitri Medvedev è al  quinto posto (2 milioni), preceduto dalla regina Rania di Giordania (2,4 milioni).

 

Il primo leader europeo è Francois Hollande, al 16° posto (con 502.752 follower), al 18° c’ è il presidente spagnolo Rajoy (390.590), al 23° il leader britannico Cameron (189.192), mentre, sempre fra i presidenti europei quello norvegese,  Stoltenberg, è al 25° posto (185.908), e quello olandese, Rutte, al 27° (139.185).

 

Nel dicembre scorso erano 123 i leader mondiali, su 164 paesi riconosciuti ufficialmente,  ad avere una presenza sul social network, con un aumento del 78% sul 2011, quando erano solo 69.

 

(via 233grados)

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