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Giornalismo partecipativo, il caso Youreporter nel libro di uno dei fondatori

Il giornalismo partecipativo, o citizen journalism che dir si voglia, è un’area di grandissime potenzialità sia in termini di produzione di contenuti che di modalità di relazione e coinvolgimento dei lettori da parte delle grandi testate. Un’informazione di qualità e partecipata, open, che convinca e coinvolga il lettore, le persone, è elemento discriminante che può fare la differenza sia in termini di rapporto costi/ricavi che a livello di value proposition, la proposta di valore che offriamo alle persone.

 

Te la do io la notizia

di Pier Luca Santoro

(da Giornalaio)
 

Il fotovideo citizen journalism è un fenomeno di estrema rilevanza come testimonia, per quanto riguarda l’Italia, l’enorme successo di YouReporter con i video girati dalle persone che sono stati trasmessi da tutte le TV italiane e da molte altre emittenti in tutto il mondo.

 

E’ proprio di YouReporter, della sua storia ed evoluzione, che parla il libro di recentissima pubblicazione “Te la do io la notizia” di Angelo Cimarosti, co-fondatore, insieme a Luca Baucccio e Stefano De Nicolo, della più importante piattaforma di giornalismo partecipativo del nostro Paese.

 

120 pagine suddivise in 13 capitoli che attraverso la storia di YouReporter, dalla sua nascita nell’aprile del 2008 ai giorni nostri, analizzano questo fenomeno, con 65mila iscritti e 400mila contributi in questi primi cinque anni, di partecipazione e informazione con l’occhio appassionato di chi l’ha creato ma anche critico ed attento del giornalista professionista consapevole dei vantaggi ma anche dei rischi che questo comporta.

 

Una finestra tutta italiana per capire chi sono i citizen journalist e cosa li spinge a raccontare le proprie storie. Lettura obbligata per approfondire quello che con la diffusione di massa del web è certamente uno dei fenomeni di maggior impatto nell’evoluzione dell’ecosistema dell’informazione.

 

 

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