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Un fondo per sostenere il giornalismo d’ inchiesta in UK

Costituire un fondo per finanziare il giornalismo investigativo e riconoscere alle testate che lo fanno i vantaggi, anche fiscali, dei soggetti a cui è consentito di ricevere donazioni per il loro particolare impegno sociale (charity).

Oltre a ridisegnare il futuro deontologico del giornalismo d’ inchiesta nel Regno Unito, uno speciale Comitato della Camera dei Lord, in un Rapporto diffuso qualche giorno fa (scaricabile qui), ha tracciato anche un nuovo quadro di  sostenibilità economica per il settore, avanzando una serie di proposte, alcune delle quali ritenute ‘’rivoluzionarie’’,  per salvaguardarne il futuro.

 

Visto che, come ha detto espressamente Lord Inglewood, presidente del Comitato che ha curato l’ indagine, questo giornalismo «nel Regno Unito gioca un ruolo chiave per il sistema di democrazia, governance e trasparenza finanziaria», come riportato da EticaNews.

 

Dopo lo scandalo dello scorso anno che ha travolto la News Corps di Murdoch  e portato alla chiusura del News of the World, il Rapporto chiama in causa tutte le forze della Corona per ridefinire regole e comportamenti dei giornalisti e dell’intero mondo delle public relation.

 

Il fondo, finalizzato a finanziare l’ “investigative journalism or training”, potrebbe essere alimentato anche dalle sanzioni per le violazioni del codice da parte dei media nonché da una parte delle ammende raccolte dall’ “Ofcom” (Office of communication – l’autorità che regolamenta le telecomunicazioni nel Regno Unito) .

 

Riguardo al futuro del giornalismo investigativo Lord Inglewood ha riconosciuto la necessità di ridisegnare il quadro  di sostenibilità del settore in quanto – ha ammesso –“responsabilità e alta qualità, risultano essere elementi importanti per questo tipo di giornalismo, che oltre ad informare dà anche un contributo educativo e morale’’.

 

Un’ altra strada.per incentivare l’ arrivo di fondi, come si è detto, è quello di inserire le testate o le strutture che fanno del giornalismo d’ inchiesta il cuore della propria attività, nel campo dei soggetti di charity,  in modo da poterle far rientrare fra le tipologie di enti cui è possibile riconoscere donazioni a scopi sociali.

 

David Levy, capo del “Reuter Istitute for the Study of Journalism”, in riferimento a questa proposta, ha spiegato che, mentre per i giornali locali è già attivo un sistema di charity per finanziare le inchieste, a livello nazionale questo non può essere ancora possibile, in quanto lo impediscono le regole attuali che definiscono i limiti di gestione dei fondi.

 

A tal proposito, la Camera dei Lords ha citato in particolare la “Charity Law Association”, la quale – segnala sempre EticaNews – potrebbe richiedere una legge a favore del giornalismo investigativo.

 

Il Rapporto riconosce però che attualmente il Governo non è particolarmente incline a ‘’legiferare in questo senso” e per questo viene chiesto all’esecutivo di riconsiderare le proprie strategie.

 g. q.

 

 

 

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