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Il giornalismo italiano e l’ alfabeto digitale, parte un sondaggio

Che grado di confidenza con le tecnologie digitali  hanno i giornalisti italiani? Fino a che punto utilizzano internet come fonte di notizie? E quanto usano strumenti digitali, come Skype, gli aggregatori, i canali di newsfeed nel loro lavoro? Hanno una presenza personale sulla Rete, attraverso blog aziendali o personali? E Facebook, Twitter, Google+? Quanto è penetrata la cultura digitale nelle redazioni ‘’tradizionali’’?
Sono alcune delle domande a cui cerca di rispondere un  sondaggio avviato dal Gruppo di lavoro su ”Qualità dell’ informazione, pubblicità e nuovi media” del Consiglio nazionale dell’ Ordine dei giornalisti.

 

La ricerca – spiega Qualinfo.it, il blog del Gruppo di lavoro – si basa su un questionario (raggiungibile cliccando qui ) rivolto a tutti i giornalisti italiani, dipendenti o free lance, interni o esterni alle redazioni, delle grandi e piccole testate, su carta, radiotelevisive  o digitali.

 

L’ obbiettivo è  capire a che livello è l’ alfabetizzazione digitale della professione giornalistica. E fino a che punto stia penetrando nel tessuto del giornalismo italiano la cultura dei nuovi media.

 

Il sondaggio punta,  nello stesso tempo,  ad accertare se gli editori italiani ’’ tradizionali’’ siano coscienti dell’ importanza degli strumenti e dei linguaggi digitali per il futuro del giornalismo. E, quindi, in che modo stiano attrezzando le redazioni.

 

Il Gruppo di lavoro dell’ Odg chiede quindi a tutti i giornalisti italiani (iscritti o non ancora all’ Ordine) di partecipare: ‘’si tratta solo di dedicare qualche minuto a rispondere ad alcune semplici domande’’.

 

Gli elementi che il Questionario consentirà di raccogliere – spiega ancora Qualinfo.it – potranno essere utili anche per orientare le scelte dell’ Ordine che, come si sa, dovrà fare della formazione professionale permanente l’ elemento essenziale della sua attività futura.

 

Si potrà partecipare al sondaggio fino al 31 luglio 2012.

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