Pubblicità: molti giovanissimi non cliccano sui banner perché non li ‘’vedono’’

Banner-blindness0

Una ricerca di CrowdScience mostra che per i giovani dai 15 ai 24 anni il motivo principale (28%) per cui non cliccano sulle inserzioni pubblicitarie è esse perché passano del tutto inosservate – E’ un fenomeno della ‘’cecità pubblicitaria’’, la cosiddetta banner blindness

——

La paura di beccarsi un virus è la principale motivazione che spinge a non cliccare su una inserzione pubblicitaria online, seguita dalla volontà di non lasciare la pagina su cui si sta e dalla mancanza di fiducia e di rilevanza delle inserzioni stesse.

Ma per i giovani fra i 15 e i 44 anni il motivo più rilevante (28%) è che i banner passano del tutto inosservati.

Lo segnala Davide Pozzi su Tagliablog, illustrando i dati emersi da una ricerca di Crowd Science, ripresi anche da eMarketer.

E’ la cosiddetta cecità pubblicitaria, la banner blindness, particolarmente attiva fra le giovani generazioni.

Banner-blindnessIn un post del marzo scorso Pozzi raccontava che già fra il 1997 e il 1998, si era cominciato a notare una profonda contrazione nella visualizzazione dei banner, e non solo fra i giovanissimi, come segnalava il grafico qui accanto  e che dal 1997 al 2000 si era verificato un vero e proprio crollo del click-through rate.

Su questo fronte Pozzi  ricordava anche che un report di Google aveva rilevato come nel 2010 il CTR fosse sceso allo 0,09% (rispetto allo 0,10% del 2009): in pratica una persona su 1.000 clicca oggigiorno su un annuncio pubblicitario.

Per arginare questo fenomeno, negli ultimi tempi (grazie anche all’esplosione della banda larga) si sono diffuse creatività interattive, espandibili o video, con un appeal decisamente superiore rispetto ai vecchi banner statici; grazie a questi nuovi formati, si è in effetti avvertita una certa inversione di tendenza.

Ma, nonostante questo, fra i giovanissimi la ”cecità” resiste.

A questo punto – commenta Tagliablog – ‘’la pubblicità su Internet dovrà reinventarsi in fretta se vorrà riuscire ad essere almeno osservata. E poi, magari, anche cliccata’’.