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Mafiaviz: visualizzare le mafie attraverso i dati

Il sito web lemetropolidellemafie lancia un esperimento peer coinvolgere i cittadini della Rete in una campagna di visualizzazione dei dati relativi alla criminalità organizzata – L’ obbiettivo è di contribuire ad approfondirne e allargarne la conoscenza pubblica

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Mafiaviz: visualizzare le mafie attraverso i dati. E’ l’ esperimento lanciato dal sito Lemetropolidellemafie per coinvolgere i cittadini in una campagna di visualizzazione dei dati relativi alla criminalità organizzata per approfondirne e allargarne la conoscenza.

“Il fatturato delle mafie è stimato in 135 miliardi di euro (Confesercenti). I detenuti per associazione mafiosa sono 6438 (Ministero della Giustizia). Sono dati facili da dimenticare, soprattutto quando manca un contesto di riferimento – spiega Luca Dello Iacovo, che ieri ha lanciato l’ esperimento su un sito specifico -. Ma come ricostruirlo? Il primo passo di Mafiaviz è la raccolta dei dati che riguardano la criminalità organizzata italiana: sono frammentati in decine di archivi su internet, spesso difficili da trovare. È un’immensa miniera accessibile a chiunque. Qui trovate un elenco: si possono aggiungere altri link e tag.

Le tabelle, però, non incoraggiano la memoria. Gli strumenti per la visualizzazione (mappe, grafici, tag cloud e altri) aiutano la visione di una figura d’insieme. Non è un punto di arrivo, ma di partenza per essere più consapevoli’’.

Il blog propone, ad esempio, di confrontare il fatturato della mafia con il prodotto interno lordo delle regioni italiane: ecco (nell’ immagine in alto, ndr) come appare la visualizzazione con un grafico a bolle (bubble chart). È utile per capire la ricchezza sottratta, soprattutto alle regioni del Sud dove la presenza della criminalità organizzata è più pervasiva. Se la mafia fosse una regione (tentacolare?), sarebbe tra le più ricche in Italia.

‘’ Ripeto, è un punto di partenza”, continua Luca Dello Iacovo. Quella della bubble chart è una delle procedure per costruire le visualizzazioni. Ma altre strade sono percorribili. Una lista dei dati è qui. Poi vanno trasferiti sulla tabella di un foglio di calcolo.

A quel punto si può utilizzare, ad esempio, ManyEyes: “una volta caricata la tabella si può scegliere tra diverse opzioni per i grafici. Non solo cifre: documenti di testo possono essere visti come tag cloud. E…buon divertimento”.

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