Site icon LSDI

Giornalismo online: in Francia una nuova piattaforma di crowdfunding

Jaimelinfo parte nei prossimi giorni – Ispirata all’ esperienza di SpoUs, la piattaforma  ha però una impostazione in parte diversa: sono i siti di informazione e non singorlarmente i giornalisti a proporre servizi e inchieste da finanziare – Ma le esperienze in questo campo oltralpe, almeno per ora, non sono molto confortanti

—–

 

Un nuovo sito di crowdfunding verrà lanciato in Francia nei prossimi giorni, ai primi di marzo. E’ Jaimelinfo.fr, una piattaforma di finanziamento collettivo del giornalismo online controllata da Rue89.

I lettori potranno contribuire finanziariamente alla realizzazione di inchieste e reportage oltre che ai progetti di sviluppo dei siti associati.  

Ispirato all’ esperienza di Spot.us, la piattaforma – racconta Journalismes.info – punta molto sul ruolo dei siti e ha raccolto già l’ adesione di una cinquantina di testate online e di blog, fra cui Mediapart e OWNI.

Rispetto a SpotUs, infatti, Jaimelinfo ha una impostazione in parte diversa: sono i siti di informazione e non singorlarmente i giornalisti a proporre servizi e inchieste da finanziare e possono sollecitare nello stesso tempo anche contributi al loro funzionamento e al loro sviluppo, spiega Laurent Mauriac, presidente di Jaimelinfo e giornalista di Rue89.

“Molti siti come Rue89 sono riusciti a costruire una comunità di lettori fedele – aggiunge -, che può avere interesse a partecipare alla stabilizzazione del modello economico del sito’’. Anche se nessuno immagina che i portamonete degli internauti possano mai rivoluzionare l’ economia dei media online.

“Non bisogna fantasticare’’, osserva Mauriac. Secondo lui “la chiave del successo è riuscire ad avere un modello economico basato su svariate fonti di reddito’’ e Jaimelinfo “può essere una fonte di ricavi supplementari’’ che contrinuire a ‘’sviluppare la qualità dei contenuti’’.

‘’E’ un esperimento, non si sa come andrà. Dipende molto dal modo con cui la piattaforma verrà promossa’’ dai siti partner- osserva l’ AFP -. D’ altronde iniziative analoghe, in Francia, hanno incontrato forti difficoltà.

L’ esperienza di Glifpix.fr, per esempio, (vedi Lsdi, Giornalismo finanziato dai lettori, nuovi esperimenti), lanciata a fine ottobre, suggerisce molta prudenza: in quattro mesi sono stati presentati da giornalisti una ventina di progetti, ma nessuno di essi ha ottenuto finora finanziamenti tali da poter essere avviato.

Il più popolare – “De Bollywood à la France, parcours d’une culture épicée et édulcorée” – ha ottenuto finora solo 120 euro dei 1,378 richiesti per la sua realizzazione.

“E’ veramente un esperimento – spiega Hélène Huby, responsabile dei progetti per Glifpix – Non siamo sicuri che ci sia in Francia un mercarto per questo tipo di iniziative, Ci siano dati sei mesi per imparare e vedere’’. Secondo Huby, per mettere veramente in moto una inchiesta bisognerebbe che i giornalisti ‘’si impegnassero a fondo e creassero una forte dinamica attorno ai progetti’’, ma dopo quattro mesi il bilancio è sconfortante.

“Non c’ è qui in Francia una cultura della promozione dei propri progetti come negli Stati Uniti – sottolinea Huby,  che segnala un’ altra difficoltà: chi ha delle idee molto buone stenta a metterle su una piattaforma sperando di poterle vendere ai media tradizionali.

Comunque, aggiunge, ‘’abbiamo cominciato senza una linea editoriale precisa e la conclusione è molto netta: tutti gli argomenti internazionali o le questioni generali non funzionano; mentre vanno meglio gli argomenti basati su interessi di nicchia: quando le persone sonbo realmente coinvolte e interessate a un tema, sono più disposte a finanziarlo’’.

Exit mobile version