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Giornali: per la carta venti di crisi anche in Australia



Vendite in calo per la gran parte delle testate  – Nell’ ultimo trimestre del 2010 quotidiani in calo del 2,7%, un tasso che sale al 3% per l’ edizione del sabato e al 3,1% per quella della domenica – Diffusione a meno 7% per le testate settimanali

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(a.f.) – In Australia il totale delle vendite infrasettimanali dei quotidiani nazionali, regionali e cittadini ha subito un rallentamento pari al 2,7% nell’ultimo trimestre del 2010 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, secondo gli ultimi dati pubblicati dal Audit Bureau of Circulations (l’autorità in materia di tiratura dei giornali), citati da The Australian.

Note positive, invece, sono giunte dall’edizione del sabato del Daily Telegraph, le cui vendite sono cresciute del 1,5% su base annua, e dall’edizione infrasettimanale dell’Advertiser di Adelaide, che ha registrato un + 0,1% nelle vendite. Anche il Sunday Age di Melbourne (che fa capo a Fairfax Media) è cresciuto dell’1% contro lo 0,1% del Sun-Herald di Sydney (stessa proprietà).

Complessivamente comunque il volume delle vendite infrasettimanali si è contratto per un valore pari al 2,4% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, la cifra sale al 3% per le vendite del sabato e al 3,1% per quelle della domenica.

La tiratura infrasettimanale per i quotidiani nazionali si è ridotta del 2,8% su base annua, con l’Australian Financial Review che ha registrato una contrazione delle vendite infrasettimanali pari al 3,5% (attestandosi giusto al di sotto delle 75 mila copie), cifra che sale al 6,8% per le vendite del sabato.

Le vendite infrasettimanali dell’Australian hanno perso l’1,6%, mentre l’edizione del fine settimana è scesa del 3,5%.

Per quanto riguarda i quotidiani regionali, le vendite dal lunedì al sabato sono scese del 2,7%.

Nonostante la situazione non semplice, il quarto trimestre 2010 ha mostrato segni di ripresa rispetto al calo del 2,9% del trimestre precedente, dichiara Tony Hale, presidente di Newspapers Works, che continua sottolineando come i dati sulle tirature delle edizioni cartacee non sono più l’unico indice per misurare lo stato di salute di un quotidiano, dal momento che i consumatori stanno iniziando a pagare anche per i contenuti digitali.

L’Audit Bureau sta lavorando a nuove regole per stabilire il sistema di determinazione delle vendite su carta e su digitale. Gli editori hanno richiesto che le vendite delle edizioni digitali siano incluse nel calcolo complessivo delle tirature, piuttosto che riportarle separatamente.

Anche le cifre relative alle riviste hanno mostrato un trimestre in declino in quanto a vendite di testate settimanali ( – 7% rispetto allo stresso periodo dell’anno precedente), mentre i titoli mensili hanno registrato vendite in calo di un 3,4%, secondo i dati diffusi da Fusion Strategy.

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