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Con Google+ reti sociali ristrette contro il supermarket degli amici di Facebook

La grande azienda lancia Google+, un nuovo strumento sociale che nasce in evidente contrapposizione con Facebook  – Gli attuali servizi online, dice Google, ”trasformano l’ amicizia in un supermercato: prendono le persone e ci appiccicano sopra l’etichetta “amico”. E la condivisione ne risente” – Circles di Google+ invece invece dovrebbe permettere la creazione di piccole reti dinamiche e selettive – Un’ analisi di Tagliaerbe

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Più social circle e meno social network: è questa la linea scelta da Google nell’ impostazione di Google+, il nuovo strumento ‘’sociale’’ che la grande G ha appena lanciato, puntando in maniera spiccata sulla ‘’qualità’’ dei circoli più che sui grandi numeri delle reti di ‘’amici’’ solo per etichetta che caratterizza Facebook.

Google+ -osserva Davide Pozzi/Tagliaerbe sul suo blog – è composto da vari elementi, fra cui spicca, appunto il concetto di circles (tradotto in italiano con un improbabile ‘’cerchie’’) : sottolinea l’ ipotesi di un social ‘’ristretto’’  in contrapposizione al “social allargato” di Facebook.

Tanto che nella presentazione del nuovo servizio Google, illustrando gli obbiettivi, si lancia in una rischiosa iperbole: ‘’fare in modo che entrare in contatto con gli altri sul Web sia quasi come incontrarsi nella vita reale’’ (certo, c’ è il ‘’quasi’’…).

Google – commenta comunque Tagliablog analizzando la novità – ‘’lancia una grossa frecciata indirizzata proprio nella direzione di Facebook: “il problema è che gli attuali servizi online trasformano l’amicizia in un supermercato: prendono le persone e ci appiccicano sopra l’etichetta “amico”. E la condivisione ne risente.” Circles invece dovrebbe permettere la creazione di piccole reti dinamiche e selettive, che possono essere create e cancellate in base alle esigenze, in pochi istanti.

Gli altri elementi di Google+ sono (sempre nell’ analisi di Davide Pozzi):

+Spunti: Spunti (in inglese Sparks) è definito da Google come “un motore per la condivisione online”. Si inseriscono i temi di proprio interesse, e il servizio genera automaticamente un feed di contenuti correlati, ovviamente condivisibili.

+Videoritrovi: in 2 parole, è la videochat sociale di Google. Un po’ Skype (servizio che Google voleva comprare solo qualche settimana fa…), un po’ Chatroulette

+Mobile: sotto il cappello del mobile spiccano 3 servizi:
posizione geografica: è possibile geolocalizzare ogni proprio post, ovvero comunicare in ogni momento agli amici la propria posizione (qualcuno ha detto Foursquare? o Gowalla?)
caricamento istantaneo: ogni volta che si scatta una foto, questa finisce nel cloud pronta per essere condivisa (qualcuno ha detto Instagram?)
huddle: in pratica, un po’ chat e un po’ “SMS multiutente” (qualcuno ha detto Meebo?)

Infine

+Tu: Google+ mira dunque alla centralità dell’utente, alle amicizie vere, al portare in rete la vita reale. Più social circle e meno social network, insomma: almeno – conclude Tagliaerbe – non si potrà dire che han copiato Facebook…

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