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Quotidiani: in Usa lieve crescita della pubblicità a partire dal 2014

Secondo una ricerca di VSS il calo degli investimenti pubblicitari sui quotidiani dovrebbe attenuarsi quest’ anno, con una stabilizzazione della situazione nel 2013 e l’ avvio di una nuova crescita all’ inizio del 2014. Ma, con una spesa di soli 36,76 miliardi di dollari quest’ anno, i giornali non potranno raggiungere il tetto di 66,37 miliardi che l’ industria aveva registrato nel 2005

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Il calo degli investimenti pubblicitari sui quotidiani dovrebbe attenuarsi quest’ anno, con una stabilizzazione della situazione nel 2013 e l’ avvio di una nuova crescita all’ inizio del 2014. Ma, con una spesa di soli 36,76 miliardi di dollari quest’ anno, i giornali non potranno raggiungere il tetto di 66,37 miliardi che l’ industria aveva registrato nel 2005.

Le previsioni sono della Veronis Suhler Stevenson, l’ azienda Usa specializzata in informazioni e servizi sull’ economia. La VSS – riporta Editor&publisher – prevede che gli inserzionisti, visto il declino della diffusione della stampa, continueranno a spostare i loro investimenti verso le piattaforme digitali puntando a “target mirati e a un buon ‘ritorno’ degli investimenti”, riflettendo quindi la migrazione dei giovani consumatori verso i media elettronici.

Sottolineando la politica di alleanze dei quotidiani per espandersi nei nuovi media e i loro sforzi nel cambiamento dei modelli economici, anche attraverso il pagamento dei contenuti online, la ricerca di VSS prosegue osservando che anche “i settimanali non sono più al riparo dalla migrazione degli utenti e degli inserzionisti verso il web”.

VSS prevede che la spesa globale per i giornali diminuisca quest’ anno del 9,5%, toccando i 37,79 miliardi di dollari, con in testa i quotidiani (meno 10,6%), i settimanali (meno 7,1%) e le piattaforme digitali (meno 1,1%).

Dal 2014, qualche inserzionista locale dovrebbe tornare ai media cartacei per raggiungere i gruppi demografici più anziani.

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