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Il giornalista? Peggio che fare il lavapiatti o il muratore (almeno in Usa)

Giornalista? Peggio che fare il lavapiatti, il muratore, il falegname il meccanico, l’imbianchino, l’elettricista, la cassiera, la cameriera… Almeno secondo una indagine realizzata da Careercast.com, il sito di una organizzazione Usa che si occupa di professioni e lavoro. Lo segnala Piero Macri sull’ Osservatorio europeo di giornalismo.

Il lavoro del giornalista (in particolare viene analizzata la funzione di cronista di quotidiani) è infatti al 184/o posto, pressoché nelle ultime posizioni, visto che la statistica è riferita a 200 categorie di lavoro. La retribuzione di ingresso per il cronista indicata nella classifica è di 20 mila dollari, quella media di 35 mila e quella massima di 77 mila.

La classifica, riportata qui dal Wall Street Journal , è stata realizzata sulla base di una metodologia che tiene conto di una pluralità di criteri che riguardano il reddito, l’ambiente di lavoro, le opportunità di carriera, le condizioni di stress e altri parametri.

I risultati dell’indagine – commenta Macri – sono alquanto bizzarri e c’è qualche dubbio nel dare piena legittimazione alla devastante condizione che viene accreditata alla professione giornalistica. Chiunque voglia aspirare a diventare giornalista in un periodo di crisi generale dell’editoria è bene comunque che faccia le opportune riflessioni e valutazioni…. E per coloro che già lo sono? è utile comunque riflettere’’.

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