Il giornalismo robotizzato come valore aggiunto?

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Il racconto di un giornalista non potrà essere sostituito dal testo generato da un computer, ma il prodotto delle analisi automatizzate potrebbe essere sperimentato e usato per ambiti in cui i dati sono fondamentali come la finanza o la politica – Anche quando il giornalista è presente all’evento l’ ausilio del computer può dare un valore in più all’ articolo – In un’ analisi sul World Editor Forum Emma Heald, attraverso diverse voci,  analizza StatSheet, il software che trasforma i dati statistici in articoli e di cui avevamo già parlato nelle scorse settimane

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StatSheet: giornalismo automatizzato per lo sport

di Emma Heald
(da Editor’s Weblog)

(traduzione a cura di Claudia Dani)

Adam Hochberg dell’ Istituto Poynter, ha studiato StatSheet, una piccola compagnia che trasforma le statistiche in articoli di giornale, usando i computer. È stato lanciato a novembre e ha nel frattempo creato una rete di 345 siti web, ognuno sviluppato e dedicato ad una diversa squadra di basket che appartiene ad una singola Università statunitense. Il software ideato dalla società mette insieme statistiche e risultati delle partite e crea un testo per ogni partita.

Hochberg ha parlato con il fondatore di StatSheet, Robbie Allen, che confida nel fatto che ci sia una nicchia che i siti debbono riempire. Nonostante la scrittura automatica ogni tanto conduca a un linguaggio strano e che utilizza molti clichés, essa però rende le statistiche, i dati numerici più accessibili a tutti. E il software, con l’accesso a centinaia di statistiche precedenti, può individuare fatti interessanti che possono essere sfuggiti ad un giornalista.

Allen afferma inoltre che l’ algoritmo di StatSheet riesce a riunire in un unico documento i dati relativi alla squadra, alla forza dei suoi avversari e alle azioni di gioco di ogni partita. “Facciamo diversi calcoli che diventeranno una specifica frase” afferma.

“Certo, siamo convinti che ci sarà sempre un ruolo per opinioni e analisi di esperti basate sulla personalità di singoli individui, ma crediamo anche che grande parte di questa conoscenza e esperienza possa essere codificata. Ci stiamo applicando per codificare queste conoscenze e applicarle all’ interno del nostro database, in modo che dati  statistici, elementi fondamentali e interessanti, trend e analisi possano essere generati, messi a punto e diffusi in tempo reale”, si legge sul sito.

StatSheet, il cui quartier generale è a Durham in North Carolina, pensa di basarsi sulla pubblicità, sulle commissioni sul merchandising e sulle vendite dei biglietti, oltre che sui suoi contenuti web.

Senza dubbi, un computer non sarà in grado di ricreare l’ atmosfera di un match sportivo come può farlo un giornalista e non potrà trasmettere accuratamente le emozioni di una partita. E come Malcom Moran, professore di Giornalismo sportivo al Penn State, ha detto a Hochberg, la notizia del giorno non sempre è basata su dati statistici.

Comunque, alla fine c’ è un’ argomentazione a sostegno dell’ uso di questo tipo di tecnologia in occasioni in cui un giornalista non può essere presente: testi strutturati possono contenere molto più significato di quanto possano fare delle pure statistiche. E in un periodo in cui le fonti delle notizie sono sempre più preziose, è probabile che le partite saranno sempre meno seguite dalla stampa. Come ha detto a Hochberg, Jason Fry, ex editorialista e redattore del Wall Street Journal,  un vantaggio dell’uso della tecnologia di coprire storie significa che i giornalisti sono liberi di lavorare su pezzi più interessanti.

E’ lo stesso argomento usato da Owen Youngman dell’ Università di Northwestern, in cui l’ Intelligent Information Lab ha creato una analoga tecnologia di giornalismo automatizzato. La scuola di ‘’Authoring Engine’’ è usata dal Big Ten, network focalizzato sull’ attività sportiva dei College, che ha cominciatio a utilizzarlo per raccontare match di baseball e softball e Youngman ha suggerito che la tecnologia potrebbe anche essere usata per la finanza, la politica, le notizie di carattere immobiliari e la cronaca nera, tutti quei settori che, insomma, hanno forti componenti di dati statistici.

StatSheet intende dedicarsi ad altri sport nel futuro. I suoi siti avranno ognuno il loro account Twitter, una pagina su Facebook e applicazioni per i dispositivi mobili.

Chiaramente, i testi generati tramite i computer non possono rimpiazzare l’ alta qualità del giornalismo fatto da reporter di esperienza, e lasciare ogni lavoro ai computer potrebbe comportare il rischio di perdere il senso delle notizie. Ma per quelle vicende che altrimenti andrebbero perse, questo tipo di resoconto automatizzato potrebbe essere comunque un elemento di valore. E anche quando dei giornalisti saranno presenti, potrebbe valere la pena usare in ogni caso le analisi dei dati che questa tecnologia può offrire, come un elemento in più.