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Una piattaforma unica per il sostegno finanziario dell’ informazione online

Il sito francese Rue89 ha annunciato un progetto per la realizzazione di un sistema unico con cui sostenere i propri siti favoriti attraverso una sorta di ‘’abbonamento’’ mensile e un previsione delle percentuali assegnate a ciascun destinatario – Una piattaforma come una sorta di ‘’rete sociale’’ – Il progetto finanziato dallo Stato nell’ ambito della campagna per il ‘’web che fa innovazione’’

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Un unico sistema con cui sostenere i propri siti favoriti attraverso una sorta di ‘’abbonamento’’ mensile e una previsione delle percentuali assegnate a ciascun destinatario. E’ la piattaforma di mecenatismo per l’ informazione online proposta qualche giorno fa da Rue89, uno dei maggiori siti francesi di informazione online.

Che ne dite – chiede chiede Rue89 – se ci fosse un sistema unificato che vi consentisse di versare i vostri contributi in una unica soluzione decidendo che, ad esempio, il 25% del contributo va al sito ‘’x’’, il 15% al vostro blog preferito, e così via fino a coprire il 100% della somma stanziata?, Naturalmente la domanda è rivolta a chi crede alle virtù di una stampa online gratuita, libera e di qualità e vuole sostenerla con dei propri contributi

Ecco: Rue89 immagina questa piattaforma di contributi volontari, online, sotto forma di rete sociale. Più saranno numerosi i siti che si iscriveranno e più saranno molti i lettori che se ne potranno servire. E inversamente, spiega Rue89.


‘’Non crediamo a una informazione generalist a pagamentio su internet – commentano a Rue89 -. Ci sembra che ciò andrebbe nella direzione contraria a quella che proprio il web ha reso possibile: una circolazione virale dell’ informazione e la democratizzazione di una informazione di qualità’’.

La gratuità –aggiungono – non impedisce però che alcuni lettori possano sentire il bisogno di sostenere questo movimento. Dalla sua creazione Rue89 riceve regolarmente richieste da parte di internauti che vogliono contribuire finanziariamente.
Molti blog si basano su contributi volontari, molti siti stanno per costruire il loro modello economico. Obbligare i lettori a pagare toglierebbe loro del pubblico che meritano, mentre invece dei contributi volontari permetterebbe di sostenere il loro sviluppo. Soprattutto se la soluzione proposta è collettiva.

Non si tratta di fare la carità, ma di creare una dinamica. E non ci si immagina naturalmente di ave r trovato il « business model » miracoloso. A Rue89 abbiamo appreso che in tempi di sperimentazione e di scoperta, la soluzione non sta in una fonte di reddito unica ma in una pluralità di fonti. E questa sarebbe una fonte supplementare.

In Francia sarebbe il primo esperimento del genere, mentre altrove ne sono stati già fatti alcuni: negli Stati Uniti ad esempio, con Kachingle e qualche altro.

Il progetto immaginato da Rue89 è stato tra l’ altro selezionato nell’ ambito di un programma sul ‘’web innovativo’’ lanciato nella primavera scorsa dal Segretariato di stato all’ economia digitale, che ha assegnato anche un apporto finanziario.

Il progetto, spiega Rue89, verrà messo a punto entro un anno.

‘’Perché funzioni il progetto deve essere collettivo: tutte le idee e i contributi sono i benvenuti. Vi terremo al corrente del suo avanzamento’’, promettono a Rue89.

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