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The Viewspaper sulle tracce di Internet

L’ avevano soprannominato The Viewspaper  per il ruolo decisivo assegnato alle immagini e, più in generale, all’ aspetto visivo della fruizione del giornale. Tre studentesse dell’ università di Padova (corso di Teorie e Tecniche del linguaggio giornalistico, professor  Raffaele Fiengo) hanno esaminato le trasformazioni che hanno portato l’ Independent negli anni scorsi a puntare su una decisa innovazione grafica, analizzando in particolare una serie di prime pagine e scoprendo che il punto di riferimento era soprattutto Internet, la Rete.

Non a caso il capitolo conclusivo della loro tesina (che qui pubblichiamo) si intitola proprio ‘’Sulle tracce di Internet?’’ e analizza alcuni elementi strutturali del giornale: l’ organizzazione dello spazio, l’ uso del colore, la presenza di banner, la consistenza delle immagini, che fanno pensare ad elementi costitutivi delle pagine web.

SULLE TRACCE DI INTERNET?

Di Alice Gallio, Francesca Gobbo,  Elisa Nicoletto

Le trasformazioni a cui è andato incontro l’ Independent sono sempre più indirizzate al mondo di Internet. Molti aspetti che hanno caratterizzato il più recente cambiamento del giornale potrebbero essere paragonati ad elementi costitutivi delle pagine web. Questa riflessione non risulta assolutamente insensata, soprattutto se pensiamo che, tra i lettori dell’ Independent, abbondano i giovani, cioè i più vicini ed addomesticati alla realtà del web. Proprio questi ultimi potrebbero aver apprezzato di più il cambiamento di front-page dell’Independent, che uniforma il linguaggio della carta stampata a quello di Internet.
Tra i diversi fattori che creano una commistione di linguaggi e stili, si può sicuramente riconoscerne alcuni.

– ORGANIZZAZIONE DELLO SPAZIO: come all’interno di una pagina web, anche nelle copertine dell’Independent notiamo la tendenza ad organizzare lo spazio in frame o cornici; essi possiedono dimensioni e collocazione diversi, a seconda dell’importanza assegnata loro e della gerarchia dell’attenzione. Lo spazio centrale, avente maggiore estensione, è infatti dedicato alla notizia principale, mentre gli altri frame, più piccoli e collocati in una zona più marginale, ai lati, contengono le notizie meno importanti. Le suddivisioni tra aree sono piuttosto rimarcate e vanno a costituire una sorta di percorso visivo e attenzionale.

– USO DEL COLORE: l’attenzione per l’uso del colore, rilevata nell’analisi delle copertine, può essere ricondotta all’uso che se ne fa anche nei siti web. In effetti, solitamente si usa uno sfondo bianco, come nel caso delle copertine, e su di esso si collocano diversi colori, con scopi ben precisi. Si sceglie il rosso, o comunque un colore caldo per le aree che devono attirare l’attenzione più fortemente, mentre i colori più freddi indicano notizie o sezioni più marginali e, dunque, secondarie nel percorso visivo. Molta cura è prestata alla creazione del contrasto, che favorisce la lettura e richiama l’attenzione. In effetti, anche nelle copertine spesso si è notato la presenza del contrasto nero su bianco, o rosso su bianco, o tra colori complementari come giallo e blu, per mettere in evidenza delle notizie importanti. Inoltre, abbiamo notato equilibrio e coerenza a livello cromatico, dati dall’uso ripetuto e calibrato, all’interno della pagina, di uno o due colori dominanti. Ciò accade anche nelle pagine di un sito, dove il colore è segno distintivo e di coerenza della navigazione.

– PRESENZA DEL BANNER: in ogni copertina analizzata è presente una fascia colorata, in alto, appena sotto la testata, avente dimensioni diverse nei diversi numeri. Al suo interno si trovano contenuti promozionali o anticipazioni del contenuto del quotidiano. Questa fascia, di colori diversi ma sempre molto accesi, sulla quale si innesta un testo accompagnato da un’immagine a destra, ricorda i cosiddetti banner, fasce perlopiù pubblicitarie che si trovano nei siti web, specialmente in alto, e che catturano l’attenzione durante la navigazione.

– CONSISTENZA DELLE IMMAGINI: come si potrà notare da un semplice sguardo alle prime pagine dell’Independent, il nomignolo con cui esso è stato apostrofato, “the Viewspaper”, non è assolutamente inadeguato. In effetti, le immagini in copertina sono molto numerose; si parte dall’immagine più grande, che occupa quasi tutto lo spazio sottostante la testata ed è relativa alla notizia principale, per arrivare alle immagini più piccole, sagomate, che accompagnano le notizie più marginali, sul lato destro e sul banner.

Tali figure sono di dimensioni diverse ma sempre presenti ad arricchire la notizia e a spiegarne il contenuto. Le immagini che, insieme al titolo e ad un breve testo, costituiscono la notizia principale, sono molto affascinanti, di ottima fattura, eseguite da fotografi qualificati. Le dimensioni elevate conferiscono loro ancor più suggestività e fascino; inoltre esse risultano, nella mappa attenzionale, il primo elemento che cattura l’occhio, in quanto elaborabili pre-attentivamente, senza alcuno sforzo cognitivo, a differenza dei testi. Le altre immagini sono di qualità più bassa, probabilmente non realizzate da fotografi professionisti, di dimensioni molto più ridotte. Tuttavia, esse sono numerose e ben visibili, collocate attentamente negli spazi disponibili attraverso la sagomatura e si intonano, inoltre, ai colori predominanti della copertina, partecipando all’equilibrio compositivo. Queste piccole immagini ci ricordano i loghi e le figure che spesso vediamo nei siti web e che aiutano l’identificazione di un contenuto particolare.

Il nostro “Viewspaper” è dunque ricco, come lo è il web, di elementi visivi, come immagini, fotografie e disegni, che vengono elaborati pre-attentivamente, senza sforzi cognitivi; essi indirizzano la nostra attenzione secondo un percorso predefinito, in cui dimensioni, colore, nitidezza e contrasto fanno da padroni. La composizione delle copertine, presentando un uso combinato di testi e immagini, diventa sempre più simile alla creazione di una pagina digitale, allontanandosi dalla prima pagina di un quotidiano, dove a prevalere è l’elemento testuale, e le immagini svolgono un ruolo secondario.

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Il testo completo della tesina è qui.

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