Le Monde: i sindacati, “piano di una severità senza precedenti”

Il logo “Le Monde” taglia circa 130 dipendenti, due terzi dei quali in seno alla redazione, ma i sindacati contrattaccano, definendo le misure “di una severità senza precedenti” e si preparano a dare battaglia

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I tagli sono stati decisi sulla base di un piano di risanamento, presentato al Consiglio di sorveglianza, ultimo piano per risolvere la pesante crisi attraversata dal gruppo che si è formato nel 2003.

Il piano, che prevede “un’economia strutturale minima di 15 milioni di euro spalmati in due anni”, intende “ripristinare l’equilibrio del quotidiano e dei suoi supplementi entro il 2010”. Secondo il testo, la soppressione di 130 dipendenti tra “Le Monde” e i suoi supplementi, si farà attraverso un “piano di uscita volontario e un piano di uscita coatto”.

Il piano prevede inoltre la cessione “di entità in deficit o non strategiche” del gruppo, come “Fleurus Presse” (gruppo editoriale per giovani), le “Editions de l’Etoile” (società editrice dei “Cahiers du Cinema”), e anche la rete di librerie specializzate in letteratura religiosa “La Procure”.

Si tratta inoltre di “modernizzare i sistemi (redazione, gestione, abbonamenti), al fine di ridurre i costi e semplificare le strutture, e “riesaminare le risorse immobiliari” del gruppo.

Già nel 2005, i piani di riduzione degli effettivi si erano conclusi con l’uscita di oltre 200 persone impiegate nel quotidiano e nella tipografia.

“Questa emorragia annunciata è il risultayo di una gestione irresponsabile dell’ azienda da parte dei precedenti direttori e di ua vigilanza inesistente da parte del Consiglio di sorveglianza”, denuncia il Coordinamento intesindacale del gruppo (CGT-CFDT-SNJ) in un comunicato.

“Siamo atterriti, non ci attendevamo un piano così rastico”, sostiene Nicola Morelli, della CFDT. “Faremo di tutto perché tutti i dipendenti del gruppo siano trattati allo stesso modo”.

Un’ assemblea generale si dovrebbe tenere questa settimana.

Nel 2007, il gruppo, il cui indebitamento è salito a 150 milion i di euro, ha accusato una perdita di 20 milioni di euro. Nel 2006 era stata registrata una perdita netta di 14,3 milioni di euro.

(Fonti: Afp, Apcom)