Francia: piccoli editori indipendenti in difesa della “qualità”

lyon-mag.jpg Alcuni editori hanno deciso di mettersi insieme e di costituire una associazione per difendere il “pluralismo”, le “piccole strutture indipendenti” e una “informazione di qualità”

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La Fédération de la presse magazine régionale (FMPR), a cui fanno capo 16 editori, ha deciso di cambiare nome e statuto per concentrare la sua azione sulla “difesa del pluralismo, delle regioni, delle piccole strutture indipendenti e dei contenuti redazionali”.

L’ associazione, che si è ribattezzata "Régionaux Indépendants", non rappresenterà più soltanto le riviste regionali ma, spiega un documento, "tutti gli editori indipendenti della stampa regionale che si battono per una informazione di qualità”.

Questo comporta “l’ esclusione di tutti quei media che non sono diretti da giornalisti e il cui capitale è controllato da gruppi finanziari o industriali”, aggiunge il documento.

Secondo il nuovo presidente dell’ associazione, Philippe Brunet-Lecomte, la crisi della stampa  "non è una crisi tecnica ma una crisi morale”, perché i lettori "hanno perso la fiducia in essa”.

"Questa perdita di credibilità esige un rafforzamento dei contenuti redazionali”, ritiene Brunet-Lecomte, direttore della rivista Lyon Mag.