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FoolDns, un servizio per proteggere la privacy in rete

Partito in fase sperimentale, FoolDns nasce con l’ obbiettivo di contrastare il traffico di dati personali e l’ utilizzazione selvaggia delle informazioni personali che ogni utente lascia inconsapevolmente quando naviga in rete – La pubblicità online sta diventando una seria minaccia alla riservatezza dei cittadini

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Il fenomeno della Pubblicità Online sta assumendo proporzioni tali da rappresentare una seria minaccia per la nostra riservatezza: enormi circuiti acquisiscono senza il nostro consenso informazioni di navigazione, riuscendo anche a triangolare le nostre preferenze su vari siti. Acquisendo informazioni e know-how su chi siamo, cosa facciamo, che siti navighiamo. Tutto senza il nostro esplicito consenso.

Lo stesso Google ha dovuto recentemente ammettere di aver tracciato il comportamento dei suoi utenti ed averli profilati senza consenso di fronte ad una interrogazione parlamentare negli Stati Uniti.

E’ in questo quadro che è nato FoolDNS, un servizio di DNS particolare che mira a proteggere la privacy dell’utilizzatore, e di cui è in funzione anche una edizione in italiano.

“Ogni volta che aprite una pagina web, ogni volta che appare un banner, ogni volta che eseguite un particolare codice – spiega FoolDns, una buona parte di vostre informazioni personali passano di mano: non le state dando al sito che visitate, ma a network che le utilizzano. Spesso senza che voi ne sappiate la destinazione.

FoolDNS blocca la maggior parte di questi tentativi di intrusione nella vostra privacy”.

 “Riteniamo questi comportamenti non etici e soprattutto non accettabili – aggiunge FoolDns – e abbiamo deciso di creare il sistema più semplice possibile per permettere all’utente qualunque di ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo.

Sappiamo benissimo che esistono alternative software al blocco dei banner e dns alternativi per eludere i sistemi censori, ma i primi non sono installabili da chiunque ed le politiche di privacy dei sencondi non ci sembrano minimamente soddisfacenti eticamente.

Mediante l’utilizzo del DNS sappiamo che il 99% degli utenti sarà in grado di usare il sistema ed essere protetto con una operazione che impiega meno di 2 minuti”.

Il servizio è ancora in fase sperimentale (in beta).

 “Abbiamo deciso – spiegano i curatori del sito – di non aprire il servizio sino a che non arriveremo ad una stabilità tale da poter garantire la continuità dello stesso, e nel frattempo distribuiamo ad intervalli regolari nuovi inviti per il beta testing, così da scalare con gradualità e senza improvvisi flussi di traffico. Se desiderate divenire Beta Testers potete aggiungervi alla lista mandando una mail”.

(via Pandemia)

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