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E’ scontro duro fra AP e blog

La maggiore agenzia di stampa degli Stati Uniti attacca alcuni blog scavalcando la consuetudine del “fair use” dei suoi contenuti, ma poi ritratta e cerca di rimediare – Ma la blogosfera legge la decisione come una vera e propria dichiarazione di guerra e lancia anche “UnAp”, una campagna di boicottaggio

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L’ Associated Press, la più grande agenzia di stampa del mondo, si è ficcata in un cul de sac e non sa bene come uscirne.

Dopo aver rotto unilateralmente e in maniera piuttosto dura la consuetudine del “fair use” –  la possibilità cioè per i blogger e gli autori di articoli online di utilizzare liberamente delle brevi citazioni delle sue notizie e dei suoi servizi -, chiedendo perentoriamente ad alcuni siti online di cancellare delle citazioni, l’ agenzia ha rinunciato ai toni minacciosi, diffondendo invece una sorta di codice di condotta, che ricalca  sostanzialmente la pratica dell’ utilizzo corretto (con tanto di link inserito nella citazione) dei suoi materiali.

Ma – rileva Marina Rossi su Visionpost – si è trattato di una marcia indietro che non è stata apprezzata dalla blogosfera, convinta che invece la mossa dell’ AP sia stata una vera e propria dichiarazione di guerra nei confronti dei blog.

Tra l’ altro sono circolate in rete (vedi per esempio qui ) forti ironie sul tariffario che l’ AP vorrebbe far pagare ai blog e ai siti d’ informazione – 12 dollari e mezzo per una citazione di una frase composta da 5/25 parole – e che è stato pubblicato integralmente su Poynter.org (vedi la tabela in alto).

E alcuni blog – segnala sempre Visionpost – hanno dato vita a una campagna di boicottaggio dell’ agenzia chiamandola “UnAp“ , Unassociated Press.

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