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Cina: una campagna contro il “giornalismo illegale”

Mentre le organizzazioni internazionali lanciano un appello a rafforzare l’ impegno per la libertà di espressione in Cina (vedi Lsdi, Rilanciare l’ azione per la libertà di espressione), Pechino aumenta il controllo e la censura al ‘giornalismo illegale’ in vista delle Olimpiadi, lanciando una campagna per "ripulire il settore delle pubblicazioni".

Lo annuncia Peacereporter spiegando che le autorità che si occupano di controllare l’editoria hanno dichiarato che "l’obiettivo è quello di creare un ambiente positivo nel campo della comunicazione durante i Giochi di Pechino".

Un caso riguarda il quotidiano Costal Time, della provincia meridionale dello Guangxi Zhuang, che ha aperto un ufficio nella provincia del Lianoning senza autorizzazione. Altri due casi riguardano dei tesserini stampa che sono stati sequestrati perché falsi, e nella stessa provincia è stata scoperta la pubblicazione e la vendita di ‘giornali illegali’. Sono stati documentati altri casi di pubblicazioni pornografiche, e sono state sequestrati 46 milioni di pubblicazioni illegali tra giornali, riviste e materiale scandalistico dall’inizio dell’anno.

(via Instablog)

L’ immagine è di sergenry.fr.tc

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