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NEW MEDIA: ANCORA POCHI AFFARI MA MOLTO ‘’SENSO DI ESPLORAZIONE’’



Un ampio articolo di Dan Gillmor sui citizen media tradotto in italiano su Masternewmedia e presentato da Robin Good – ‘’Pullulano sperimentazioni e nuove idee e se è vero che solo poche hanno avuto successo, le opportunità ancora disponibili per chiunque abbia in serbo nuove idee rimangono enormi’’.

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Dan Gillmor ha fatto un lavoro eccellente nell’identificare ed analizzare argutamente lo stato dei citizen media che continuano a suscitare sempre maggior interesse e ad allargare i loro confini con un ritmo implacabile.

Lo scrive Robin Good, presentando su MasterNewMedia la traduzione italiana di un interessante articolo* in cui Gillmor ‘’delinea non solo i numerosi sviluppi, i successi e i fallimenti avvenuti nell’universo citizen media, ma evidenza e confronta anche questi sviluppi con la contemporanea debacle patita dai mezzi di comunicazione tradizionali. Anche gli editori indipendenti che hanno ignorato i cambiamenti in atto nel vasto panorama mediatico stanno ora pagando sempre più a caro prezzo la loro miopia.

Ma la buona news – prosegue Robin Good – riguarda i progetti media grassroots inspirati dai cittadini; infatti osserviamo come pullulino di sperimentazioni e nuove idee, e se è vero che solo pochi hanno avuto successo, le opportunità ancora disponibili per chiunque abbia in serbo nuove idee rimangono enormi.
Nel mondo dei nuovi media, Dan Gillmor sottolinea che “c’è un senso di esplorazione“. E’ estremamente difficile riuscire a coniugare i modelli e gli approcci per fare informazione grassroots con l’utilità fornendo al contempo una sostenibilità etica; per questo gli editori indipendenti di qualsiasi dimensione stanno testando e sperimentando attivamente nuovi approcci.

Il costo di sperimentazione delle nuove idee sta tendendo a zero. Ciò significa che sempre più persone testeranno — e già testano — le possibilità offerte dai nuovi media.

Ma in questa girandola di esplorazioni, sperimentazioni e test, – dice ancora Robin Good – dobbiamo riporre la massima attenzione nello sviluppo di una consapevolezza relativa alla media literacy condivisa che sia in grado di guidare, preservare e trasformare le nostre migliori idee giornalistiche in output di valore. Comprendere perché e come possiamo servire al meglio i nostri lettori, tenendo allo stesso tempo intatto il nostro interesse, è certamente una responsabilità fondamentale di tutti gli editori indipendenti esistenti.

Se anche tu sei un editore indipendente, un autore, un blogger, un giornalista, penso seriamente che dovresti leggere attentamente questa analisi. Personalmente l’ho trovata molto pregnante e ispirante…una bella ventata d’aria fresca!

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*Qui l’ articolo di Gillmor , con l’ introduzione di Robin Good.

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