Giornali/2: un futuro ‘’vivace’’ da giocare tutto sulla qualità


Gavin O’Reilly, uno dei top manager dell’ editoria internazionale parla di qualità come ‘’elemento distintivo del giornalismo’’ e sostiene che essa avrà in futuro ‘’sempre più valore’’
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Incurante delle cifre preoccupanti che vengono dall’ Audit Bureau of Circulation (vedi qui ) , un alto manager dell’ editoria internazionale ha assicurato che i giornali hanno invece un futuro ‘’vivace e rilevante’’.

Gavin O’Reilly, ex presidente della World Association of Newspapers (WAN), parlando in apertura della annuale Conferenza a Manchester della Society of Editors Society of Editors, ha aggiunto che la “qualità, elemento distintivo del giornalismo’’, rimane la posta principale e avrà anzi nella futura era dei media ‘’non meno, ma più valore’’.

Direttore operativo della Independent News & Media PLC – un gruppo editoriale che ha sede a Dublino e pubblica 175 quotidiani in varie parti del mondo, fra cui l’ Independent a Londra – O’ Reilly ha attaccato le cassandre che ripetono il ‘’mantra’’ secondo cui i giornali tradizionali sarebbero morti o in gravi condizioni, affermando: ‘’Quello che la gente vuole sentire, quello a cui vuole credere è che i giornali cartacei sono una reliquia del passato, e quelli di noi che riescono a vedere un futuro differente vivono delusi in una sorta di bunker’’.

Ebbene, ha detto ancora, ‘’dal mio bunker io vedo un mondo diverso, e francamente la storia è dalla mia parte’’.

“Vedo un mondo dove la qualità, elemento distintivo del giornalismo resterà la posta principale e l’ obbiettivo costante della innovazione tecnologica’’.

‘’Mi sembra una strategia valida, basata sulla convinzione che un giornalismo solido ed attendibile diventerà sempre più rilevante, sempre più vitale nell’ era digitale, in cui la gente viene bombardata quotidianamente da un eccesso di informazione e in cui troppo spesso finisce per vincere il minimo comun denominatore’’

O’Reilly ha aggiunto che i siti web dei giornali hanno un importante ruolo da giocare. Ma ha avvisato i delegati a non lasciarsi prendere dalla frenesia di una corsa cieca verso l’ online.

‘’Corriamo il rischio di perdere il senso di quello che facciamno e che dobbiamo fare’’, ha aggiunto. ‘’E questo potrebbe essere il nostro epitaffio se non stiamo attenti’’.

Ulteriori particolari sulla Conferenza su http://www.manchestereveningnews.co.uk/news/special_reports/editors/.