GIORNALI E INTERNET: ANCORA MOLTO BASSA L’ ADOZIONE DELLE NUOVE OPPORTUNITA’

‘’I quotidiani italiani e internet’’, uno studio di Luca Conti – A più di 10 anni dal suo avvento il web viene considerato ancora ‘’quasi un concorrente piuttosto che un mezzo complementare alla versione su carta delle proprie edizioni’’

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‘’Una bassa adozione delle opportunit� del nuovo web, quasi a considerare ancora oggi Internet, a pi� di dieci anni dal suo avvento, quale un concorrente e non un mezzo complementare alla versione su carta delle proprie edizioni’’. Questa la conclusione di uno studio con cui Luca Conti (di Pandemia http://www.pandemia.info/studio%20giornali%20online.pdf ) – vedi �ha analizzato il modo con cui i giornali italiani utilizzano le varie opportunit� di interazione con� il publico attivo offerte dai blog e da altri strumenti analoghi.

‘’La crescita di Internet, quale strumento di informazione, influenza l’evoluzione degli altri mezzi di comunicazione di massa – osserva Conti -. Gli editori della carta stampata hanno esteso sulla rete i propri servizi informativi, quale ulteriore canale per la propria produzione giornalistica. Questo studio vuole verificare il grado di sviluppo della presenza online dei pi� importanti giornali italiani, attraverso l’implementazione di tecnologie di nuova generazione, quali feed RSS, blog, podcast e altro.
Lo studio ha messo sotto la lente i siti web dei primi cinquanta giornali italiani per copie vendute e li ha valutati per la presenza di 13 diversi servizi, quali indicatori per determinare se i giornali abbiano o meno colto le opportunit� del Web 2.0, termine con il quale si individua una maggiore usabilit� dei servizi e una facilitazione nella interazione del lettore con il giornale, attraverso commenti e altre modalit�. Abbiamo confrontato le prime dieci testate con le ultime dieci per verificare se la dimensione del gruppo editoriale potesse in qualche modo riflettersi nell’adozione di queste tecnologie.
Ci� che emerge � una bassa adozione delle opportunit� del nuovo web, quasi a considerare ancora oggi Internet, a pi� di dieci anni dal suo avvento, quale un concorrente e non un mezzo complementare alla versione su carta delle proprie edizioni.
Punti chiave:
�� 19 dei primi 50 giornali italiani richiedono una registrazione obbligatoria dell’utente, spesso a pagamento, per l’accesso al sito web del giornale;
�� Il feed RSS � lo strumento pi� diffuso con 13 testate che li rendono disponibili;
� �Nessuna sito web permette al lettore di aggiungere un commento nella stessa pagina dell’articolo;
�� 12 giornali offrono un forum quale mezzo con il quale il lettore pu� interagire con la redazione e con gli altri lettori;
�� 8 siti web includono, insieme alle notizie, alcuni blog curati da giornalisti, ognuno con la possibilit� di inserire commenti da parte del lettore;
�� L’offerta multimediale � particolarmente povera con 8 siti dotati di un’offerta di filmati video e solo 3 di contenuti in modalit� podcast;
�� Le prime 10 testate distaccano le ultime 10 su tutti i parametri; l’unico in cui prevalgono le ultime � la richiesta di registrazione per l’accesso;
�� Tra le ultime 10 testate, gli unici due servizi offerti, soltanto da un sito web, sono i feed RSS e la possibilit� di salvare le notizie tra i propri preferiti.

Lo studio prosegue qui: http://www.pandemia.info/studio%20giornali%20online.pdf