BRASILE : LE RADIO POLITICIZZATE ALIMENTANO LA VIOLENZA CONTRO I GIORNALISTI

Una indagine del CPJ – Proliferano nel Nordeste le radio legate a gruppi politici, protagoniste di accese campagne – Ma i loro giornalisti sono molto famosi nelle fasce più povere della popolazione perché danno voce ai problemi dei cittadini





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La Regione più sfavorita del Brasile, il Nordeste, dove la radio è il mezzo di comunicazione più popolare, è conosciuta ora come una delle zone delle Americhe più pericolose per i giornalisti, cinque dei quali sono stati uccisi a partire dal 2000, sottolinea il Committee to protect journalists (CPJ).

Una delle ragioni di un tasso di violenza così allarmante sarebbe stata individuata nella proliferazione di stazioni radio molto politicizzate che appartengono o sono controllate da gruppi politici e che favoriscono un comportamento molto partigiano e aggressivo.

Il CPJ ha fatto una inchiesta sulla crescita di questo tipo di radio nella zona constatando che nell’ interno del Nordeste « i commentatori della radio sono sistematicamente impegnati in politica, fanno delle vibrate campagne per i loro alleati, attaccano ferocemente i loro avversari e utilizzano le onde radio come trampolino per le proprie aspirazioni politiche».

Un gran numero di questi sedicenti giornalisti sono autodidatti. Molto pochi fra d loro possono essere considerati dei giornalisti indipendenti. Accuse di avventure extraconiugali o di altri ari reati vengono lanciate senza remore e senza alcuna attenzione ai fatti.

« Il giornali nel cuore del Nordeste viene esercitato essenzialmente da questi animatori radiofonici», dice Nonato Lima, professore di giornalismo all’ Università federale Ceará. « L’ animatore radiofonico, produce, scrive, ricerca, fa tutto».

Normalmente gli annunciatori dei notiziari ottengono un diploma in giornalismo dopo un corso di quattro mesi che comprende un mese di teoria e tre di stage. « Il loro è un giornalismo di pinione, molto partigiano e politico», dice Lima. E gli animatori di queste radio sono sempre alla ricerca di alleanze con qualche politico che gli assicuri un po’ di soldi e di e protezione.

Nonostante questo, pur non essendo dei professionisti ed essendo animate da un forte partito preso politico, questi giornalisti sono diventati molto popolari presso le fasce più povere della regione perché danno voce ai loro problemi quotidiani e intervengono direttamente assicurando il loro aiuto in mancanza di un sostegno del governo, fa notare il CPJ

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Il dossier completo:
http://www.cpj.org/Briefings/2006/DA_fall_06/brazil_mission/brazil_mission.html

Consultare anche:
– Dossier Freedom House: http://www.freedomhouse.org/template.cfm?page=251&year=2006
– Institut international de la presse : http://tinyurl.com/yyu88g
– Rede em Defesa da Liberdade de Imprensa: http://www.liberdadedeimprensa.org.br/
– ABRAJI: http://www.abraji.org.br