
Mi chiamo Pino Rea. Scusate la personalizzazione ma questa volta è necessaria.
Faccio parte del Consiglio nazionale dell’ Ordine dei giornalisti. In gergo è il Cnog. Siamo 144 consiglieri che dovrebbero vigilare sull’ evoluzione del giornalismo e sui principi che ispirano chi lo pratica. Faccio parte di ‘
’Liberiamo l’ informazione’’, l’ area di opposizione alla maggioranza raccolta intorno al presidente Enzo Iacopino.
Stasera sono sbalordito. Coordino
Lsdi – un gruppo di lavoro (e un sito, questo) che da quasi dieci anni si occupa dell’ innovazione nel campo del giornalismo e dell’ editoria – e scopro che ‘’il giornalismo ragionato e d’ approfondimento della carta stampata rischia di essere indebolito dal primato della cultura di internet’’.
Lo proclama, a mia totale insaputa, il Consiglio (il Cnog) di cui faccio parte.
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