
Podcast e oltre (segnalazioni dal mondo)

Se il low cost sbarca in redazione

di Emmanuelle Anizon
(telerama.fr)
In un grande salone con la moquette piena di macchie, decine di computer sistemati uno vicino agli altri, come tanti alveoli. Sugli schermi scorre la materia prima, presa da internet o da altre fonti. Etichettata, numerata, essa viene rielaborata da api laboriose, poi reimpacchettata
Convergenza fra i media, un processo difficile

Il 90% dei giornalisti della carta stampata possono fare tranquillamente televisione o radio. Ne è convinto Ulrik Haagerup, un esperto editoriale che in 5 anni ha trasformato Nordjyske, un quotidiano regionale del nord della Danimarca, in una azienda multimediale: sito web, televisione locale in funzione 24 ore su 24, stazione radio, ecc.
Haagerup – commenta TheMediatrend (sulla base dell’ abstract di Newsroom convergence, pubblicato sul sito di Medienhaus Wien) – è un inguaribile ottimista, ma i risultati, anche quelli economici, stanno dalla sua parte. Tra il 2002 e il 2006 il giro d’ affari del Nordjyske è praticamente raddoppiato, passando da 54 a 100 milioni di dollari. Nel 2000 il cartaceo rappresentava il 62% del fatturato mentre nel 2007 esso era sceso al 47%.
(altro…)Ma che fanno 100.000 giornalisti in Italia?

“Non abbiamo saputo vedere cosa comportasse per il mercato del lavoro a lungo andare una impostazione legittima e rispettosa dei diritti che nel tempo abbiamo adottato nel nostro agire sia sindacale che ordinistico,confortata dagli Enti di previdenza e assistenza”.
Ma “l' allargamento della base ha avuto come effetto collaterale il “todos caballeros”, la corsa alle tessere e ai contributi, l'espansione in territori di confine, la compiacenza, le clientele, il do ut des, il cammellaggio, le quote di iscrizione pagate da altri per poter votare alle consultazioni di categoria, gli interessi anche economici che si basano sul