E’ morto Pino Rea

È morto nella serata di lunedì 6 luglio in ospedale a Firenze dove era ricoverato, Giuseppe Rea, conosciuto come Pino fondatore e presidente onorario di LSDI – Libertà di stampa diritto all’informazione.

 

Pino Rea era nato il 16 maggio 1944 a Grottaglie (Taranto), ma era napoletano di origine. Laureato in filosofia ha lasciato nel 1975 l’insegnamento per dedicarsi al giornalismo. Aveva vissuto a Firenze la sua carriera giornalistica a partire dal  Nuovo poi a Repubblica, Paese Sera, il Tirreno, il Giorno, per approdare poi alla redazione fiorentina dell’Ansa dal febbraio 1982 fino al 2005.

 

Pino apassionato di teatro e cultura, nella professione giornalistica è stato soprattutto un giornalista di cronaca giudiziaria, occupandosi dall’inchieste sul terrorismo in Toscana alle indagini sui delitti del mostro, dalla strage mafiosa di via dei Georgofili ai rapimenti.

 

Mente eclettica da subito si era interessato dei cambiamenti del giornalismo con l’avvento di Internet.

 

Ricorda il sito dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti: “La scomparsa di Pino Rea a 76 anni lascia un grande vuoto in tutti noi del Cnog. Lo ricordiamo consigliere nazionale appassionato, ci mancheranno l’equilibrio e la serietà del suo impegno nell’individuare le criticità della categoria. Un grande collega. La presentazione del suo rapporto  Lsdi, era un’occasione per dare un calcio al torpore, che allontanava la voglia di capire quel che stava cambiando. All’approfondita analisi delle dinamiche di una frenetica evoluzione si dedicò con totale disinteresse personale. E dalle sua parole si ripartiva per cercare idee utili al giornalismo, alla sua funzione sociale ,alle persone , donne e uomini che di questa professione vivono”.

 

Per il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso: “Con Pino Rea il sindacato dei giornalisti perde il protagonista di tante battaglie per l’autonomia professionale e la difesa dei diritti, soprattutto dei più deboli. Oltre che per l’impegno sindacale, Pino Rea si è distinto per l’attività di ricerca, di studio e di analisi dei cambiamenti nel mondo dell’informazione e nel mondo del lavoro. Il suo contributo ha rappresentato un valido supporto all’attività sindacale. È grazie al suo impegno e alla sua passione che tanti colleghi hanno scelto di impegnarsi negli enti della categoria, seguendone l’esempio e gli insegnamenti. Mancherà a tutti noi”.

Il presidente dell’Odg Toscana, Carlo Bartoli ricorda Pino Rea: “Addio a un amico, collega e maestro- Grande dolore per la scomparsa di un amico, di un collega e di un maestro con cui ho condiviso lavoro e impegno sia nel sindacato che nell’Ordine. Di Pino non dimenticheremo le tante battaglie, l’acume, l’intelligenza e la straordinaria umanità”.

 

Con profondo dolore, il presidente Sandro Bennucci e tutti gli organismi dirigenti dell’Associazione Stampa Toscana annunciano la morte di Pino Rea, grande collega, già presidente dell’Ast e del Gruppo cronisti, e si stringono alla moglie e alle figlie in un affettuosissimo abbraccio. Pino, 76 anni, era uno dei cronisti più capaci e stimati, protagonista di battaglie sindacali soprattutto per i diritti dei giornalisti in prima linea e dei meno tutelati.

 

I funerali di Pino Rea si svolgeranno mercoledì 8 luglio alle 10 nella chiesa di Sant’Ambrogio a Firenze.