Libri: “I media siamo noi”, presenza e controllo nell’era dei social

CopertinaLa FrancoAngeli Edizioni pubblica l’ultima fatica di Vanni Codeluppi, docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso l’Università IULM di Milano e prolifico autore di svariati volumi su società, mass media e pubblicità.
 
Un’utile riflessione su come agiscono i media e sui loro principali effetti a livello individuale e sociale, pur se molte di queste dinamiche sono già note – dall’inesauribile voglia di visibilità individuale al pesante (e nascosto) marketing dei dati personali.

Come si può facilmente evincere dal titolo, il libro è un tentativo di ripercorrere le trasformazioni che i media, intesi come mezzi di comunicazione, hanno positivamente o negativamente provocato nella società e soprattutto nell’ individuo, che ora si trova immerso in una società iper-moderna in cui i media sono ubiqui, coprono (o invadono) cioè tutti gli spazi della vita quotidiana di ognuno di noi.
 
Se questo è avvertito come effetto positivo dalla maggior parte delle persone – utenti, la presenza quasi ossessiva e ingombrante dei media può nascondere un processo più subdolo: in apparenza, infatti, non siamo più di fronte al famoso agenda setting secondo il quale i media guidavano il dibattito pubblico delle collettività e delle singole persone. Anzi, oggi tutti ci sentiamo protagonisti della nostra “vita” online, postiamo di tutto e di più senza fermarci a pensare che tutto ciò che noi facciamo sui social media, e sulla Rete in generale, si trasforma in realtà in una fonte ineguagliabile di informazioni (e quindi di guadagno) per chi ha la proprietà di quelle piattaforme.
 
Può succedere che l’utente sia conscio di questo processo e lo giudichi un prezzo da pagare per poter accedere al mondo del Web ma, soprattutto, per soddisfare quella voglia di visibilità sociale (comunque limitata al Web) che spesso caratterizza la persona immersa nei new media.
 
Un processo che a ben guardare ha sconvolto anche il marketing e la pubblicità: emblematica, ad esempio, la nuova forma di comunicazione messa in atto dalle grandi marche: oggi non è più il grande nome che cerca di raggiungere il consumatore finale, ma è proprio quest’ultimo che, segnandosi come follower/seguace di un grande nome (ad esempio la Coca Cola), fornisce volontariamente le coordinate per guidare il marketing dell’azienda.
 
I media siamo noi. La società trasformata dai mezzi di comunicazione, è un agile volume di poco meno di 100 pagine che può rivelarsi un ottimo strumento per capire meglio le conseguenze sociali degli attuali media e, soprattutto, per cercare di comprendere quali trasformazioni hanno già messo in atto e quali saranno gli scenari futuri.
(f. d.)