I giornali presentano il fenomeno Tav come problema di devianza e non come istanza sociale

tavMartedì 18 febbraio è stato presentata a Torino la ricerca di Irene Pepe, Maurizio Pagliassotti e Massimo Bonato sugli orientamenti di Corriere della Sera, La Stampa e La Repubblica nella presentazione dei temi legati alla costruzione della Linea Torino – Lione.

Si tratta di una approfondita  analisi della rappresentazione mediatica della Tav che analizza in maniera scientifica come è stato presentato il fenomeno sociale e economico della TAV in Valle Susa. da parte dei tre quotidiani cartacei.

 


 

Dal confronto dell’andamento delle curve si può notare se le diverse testate hanno pubblicato le notizie negli stessi giorni e quindi presumibilmente partendo dagli stessi eventi a cui hanno deciso di dare più o meno rilievo. L’omogeneità complessiva dei media dipende in parte dall’uso generalizzato dei servizi di agenzia e dai reciproci condizionamenti tra i vari mezzi di comunicazione nella selezione delle notizie. Il tema decisamente più presente per almeno due testate su tre, sia l’ordine pubblico.

 

Il tema della protesta viene inquadrato principalmente come un problema di ordine pubblico: l’enfasi sui cortei, i disordini, gli scontri con la polizia e le violenze indica una lettura tendenzialmente monodimensionale della mobilitazione – appiattita sulla dimensione della legalità –, che mette in ombra il disagio e le motivazioni reali alla base della protesta dei cittadini della Val di Susa. L’opposizione alla TAV appare così ridefinita in termini di devianza/sicurezza sociale: la presenza dell’area dell’antagonismo sociale accanto al movimento no-TAV riceve, infatti, una notevole sovraesposizione.

 
Il materiale della ricerca e il video della sua presentazione