Tutti i numeri di Facebook (che è solo all’ 1% del suo viaggio)

Facebook esordisce sul mercato azionario mentre dal fronte della pubblicità arrivano voci e segnali contrastanti. Ad esempio General Motor se ne va, portandosi via 10 milioni di dollari (‘’ l’advertising non convince’’), mentre Ford sostiene il contrario e imposta tutto il suo marketing sul social Network (David Kirkpatrick, Repubblica, 19 maggio). E la pubblicità su FB vale un decimo rispetto a Google.

Ma intanto i numeri della società di Menlo Park sono strabilianti e Mark Zuckerberg giura di aver fatto finora solo una piccolissima parte del suo viaggio.

 

 

 

I numeri sono stati forniti da leFigaro.com, che a sua volta li ha ricavati dai documenti ufficiali depositati all’ autorità di borsa (la Sec). Qui ne diamo un’ ampia sintesi.

 

GLI UTENTI

 

– 901 milioni di utenti attivi. Si pensava che cominciasse a declinare sui mercati mature e subisse la forte concorrenza di network analoghi nei paesi in sviluppo. In realtà continua a reclutare soprattutto in Brasile e India. E siccome sono i paesi in cui gli utenti usano frequentemente il mobile, ciò potrebbe aiutare l’ azienda a centrare la sua rivoluzione mobile se riuscirà a tenere conto bene delle esigenze dei suoi nuovi  affiliati.

 

– 526 milioni di utenti giornalieri, in aumento del  41% su anno.  Mentre il numero totale di utenti è cresciuto ‘’solo’’ del 33% rispetto al mazo 2011. In altre parole: gli utenti di Facebook sono non solo più numerosi, ma anche più fedeli. Questo impegno è trainato dal mobile – che conferma il suo  interesse strategico per Facebook – e da tre paesi in particolare: Stati Uniti, Brasile e India.
– 2 miliardi di internauti nel mondo. E Facebook vuole ‘’connetterli tutti’’ – scrive la società in uno dei documenti per la Secc. Insomma, non eviterà il confronto con la Cina. Nell’ attesa, la società ‘’inveitirà nello sviluppo della sua base di utenti, in particolare dove i suoi tassi di penetrazione sono meno forti“.

 

– 85% il tasso di penetrazione in Cile, Turchia e Venezuela.
– 60% nel Regno Unito e in India.
– 30-40% quello in Brasile… e in Germania.
– 20% in Giappone, Russia e Corea del sud – odove ha dei concorrenti locali molto potenti  (Mixi, Vkontakte e Odnoklassniki, Cyworld).

 

-45 milioni di utenti attivi in  Brasile. Con una crescita del  180% in un anno.

-51 milioni di utenti attivi in India: più 107% in un anno.

-169 milioni di utenti attivi negli  Stati Uniti. Con un aumento del 15%.  Un dato sorprendente visto che alcune ricerche davano la rete sociale in perdita di velocità nell’ America del  Nord.

– 152 milioni di utenti quotidiani in Europa. In termini di quantità è il principale bacino di utenti arttivi giornalieri, davanti all’ America del Nord (129 milioni), l’ Asia (119 milioni) e “il resto del mondo” (126 milioni).
In proporzione sono però gli internauti canadesi e americano i più assidui: 69% di essi si connettono ogni giorno contro il 63% degli europei e il 52% degli asiatici.

 

– 488 milioni di utenti mobili a fine marzo 2011. E’ un aumento del 69% rispetto al 2011. In altre parole, il numero di utenti da mobile cresce due volte più velocemente della base globale di utenti (33%). I motori di questa crescita:  Usa, India e Brasile.

La rete sociale stima che 83 milioni dei suoi utenti sono anche esclusivamente mobili. Rafforzare la propria offerta su mobile è quindi fondamentale.  “Abbiamo migliorato la nostra offerta di prodotti sui telefoni standard sulla scia dell’ acquisizione di Snaptu nell’ aprile  2011 e lanciato una applicazione Facebook per iPad nel 2011“, ricorda l’ azienda.

 

I CONTENUTI

 

– 42 milioni di pagine hanno più di 10 “likes”. Le pagine di Lady Gaga, Disney, e del Manchester United hanno tutte più di 20 milioni di “likes”.
– 300 milioni di foto sono state messe online ogni giorno nel primo trimestre  2012. Facebook conserva ormai 100 petabyte di foto e video.
– 16 milioni di avvenimenti vengono creati ogni mese.
– 9 milioni di applicazioni e di siti avevano integrato Facebook fra i loro servizi alla fine di marzo.

– Meno di un secondo. E’ il tempo che impiega FB nel diffondere una informazioner sulla pagina di un utente. Per ottenere queste prestazioni si appoggia su “centinaia di server, che trattano  decine di migliaia  di data set.”
IL BUSINESS
– 1.058 miliardi di dollari di fatturato. In tre mesi. In crescita del 45% rispetto allo stesso periodo dell’ anno scorso, con una velocità maggiore rispetto al numero di utenti. Segno che Facebook ha dato un colpo di acceleratore sul piano della monetizzazione. In un contesto di crescita neipaesi dove commercializza poca o zero pubblicità.  Paesi che oggi sono una riserva di audience ma domani saranno delle riserve di ricavi.
 -50% dei ricavi realizzati in America del nord. Il peso del Canada e degli Stati Uniti cala continuamente: nel 2010 rappresentava il 58% del giro di affari; era diventato il 54% nel primo trimestre del 2011 e  il 52% se si calcola sull’ intero anno. Nel frattempo i ricavi si impennano in Germania, Brasile, Australia e India.

 

– 82% dei ricavi vengono dalla pubblicità.  E’ meno che nel primo trimestre 2011 (87%) enettamente meno che nel 2010 (95%) e, a maggior ragione, del 2009, quando erano il 98% ed erano allo stesso livello dei ricavi di Google: 97%. FB cercherà di arrivare a un equilibrio del 50/50 fra pubblicità e micropagamenti? Una eventualità che permetterebbe in futuro alla società di  mettersi al riparo dalle fluttuazioni stagionali del mercato pubblicitario.

 

– 0,8 milioni di dollari.  E’ la cifra dell’ investimento pubblicitario fatto dal gruppo del Washington Post su Facebook  nel primo trimestre. Nel 2011, le spese pubblicitarie del gruppo avevano raggiunto i 4,2 milioni di dollari, in calo rispetto al 2010, quando erano state 4,8 milioni.  Donald Graham, PDG della Washington Post Company, siede nel consiglio di amministrazione di Facebook. E sua figlia lavora là.

 

– 1,2 milioni di dollari. E’ l’ ammontare delle spese pubblicitarie di Netflix (il cui proprietario è nel board di FB) sul social network nel primo trimestre dell’ anno. Nel 2011 erano stati complessivamente 3,8 milioni, nel 2010 erano 1,6 milioni e nel 2009 1,9 milioni.

 

– 186 milioni di dollari.  E’ la cifra generate dai Facebook Payments nel primo trimester.  E’ quasi quanto quella dell’ ultimo trimestre 2011. In un anno questa arttività è cresciuta del 98%. Gli Usa realizzano il grosso di questi  ricavi (106 milioni, contro i 105 del 2011 e i 62 del primo trimestre 2011), seguiti da Europa, con 54 milioni, Asia (19 milioni) e ‘’resto del mondo’’ (8 milioni).

 

– 20% dei ricavi negli Usa vengono dai micropagamenti e dalle commissioni. In Europa e Asia siamo all’ incirca sul 16% del giro d’ affari. Nel ‘’resto del mondo’’ la percentuale scende al 9%.
– 11% del fatturato proviene da Zynga. L’ editore dei social games contribuisce ai ricavi di FB versando una percentuale sull’ acquisto di beni virtuali e acquistando spazi pubblicitari per promuovere i suoi giochi. A quella cifra si aggiungono il 4% dei ricavi generati  dalla pubblicità che Facebook può inserire a margine delle applicazioni di Zynga.  Questi tassi sono in calo rispetto all’ anno scorso, quando erano rispettivamente il 13% e il 7%.

E’ la prova di un disimpegno di Zynga, che starebbe per lanciare una propria piattaforma? Non è certo.Vi si potrebbe vedere anche una minore dipendenza  da Zynga e una promessa di ricavi futuri visto che  gli editori di social games sono sempre più numerosi.  Tutti loro contribuiranno con delle commissioni sui pagamenti, ma dovranno anche investire di più in pubblicità per esistere su Facebook. Infine,  l’ esplosione delle Timeline Apps moltiplicherà le opportunità di inserzioni opubblicitarie.

 

– 15 milioni di utenti di Facebook hanno acquistato beni virtuali con dei  Facebook Credits (ormai chiamati “Payments”) nel 2011.

Potremmo  estendere l’ utilizzazione dei Payments ad altri tipi di applicazione nel futuro“, annuncia la società. Per adesso i Facebook Credits sono obbligatiori nei giochi sociali, ma il mercato potenziale dei beni virtuali dovrebbe passare dai 7 miliardi di dollari del 2010 ai 15 miliardi del 2014 e Facebook vuole ovviamente una bella fetta di questa torta.

 

L’ AZIENDA

 

– 3.539 persone lavorano da Facebook oggi. Un anno fa erano 2.431. Insomma, un aumento del 46% in un anno: sulla stessa linea della crescita del fatturato. Resta una crescita molto rapida: nel 2009 FB occupava 1.218 persone.

 
– 153 milioni di dollari investiti in Ricerca e sviluppo nel primo trimestre 2012. E’ già più dell’ insieme delle spese per tutto l’ anno 2010 (144 milioni). Nel 2011 erano  388 milioni.
– 30 uffici commerciali nel mondo. In totale Facebook ha in affitto 204.000 m² di spazio per i suoi uffici nel mondo.

 

– 200 milioni di dollari. E’ quello che Facebook si è impegnata a versare a

 

Instagram se l’ acquisizione non dovesse essere perfezionata entro il  10 dicembre 2012. In caso contrario, l’ acquisto si farà contro 300 milioni di dollari in contanti e 23 milioni in azioni. Con questa operazione  Facebook punta a “migliorare la sua offerta di prodotti fotografici e permettere agli utenti di aumentare il loro livello di coinvolgimento sul mobile.

 

– 774 brevetti erano stati concessi a Facebook alla fine di marzo 2012. Terminano fra il 2014 e il 2030. A questi si aggiungono 546 richieste di brevetti  depositati negli Usa e i 650 brevetti che FB sta per acquisire da Microsoft.

 

– 1 dollaro.  E’ il salario annuo che si verserà Mark Zuckerberg a partire dal primo gennaio 2013. Nel 2011 il suo salario di base era di 500.000 dollari. Il suo numero 2, Sheryl Sandberg, era a 300.000 dollari –  come quello del direttore finanziario. I loro bonus ammontavano rispettivamente a  445.500 dollari, 107.508 e 107.508 dollari. A cui vanno aggiunte naturalmente le azioni.

 

– 1% del viaggio.  E’ il cammino che Facebook pensa di aver compiuto fino ad ora.