Quotidiani Usa, giornalisti scesi del 28,6% dal 1990

 

Il numero di giornalisti che lavorano nei quotidiani degli Stati Uniti è sceso al livello più basso da quando, nel 1978, l’ American Society of News Editors, aveva avviato il suo Censimento annuale delle redazioni.

 

I quotidiani Usa – segnala Alan D. Mutter – impiegano oggi 40.600 redattori e cronisti, contro un picco di 56.900 nell’ anno 1990, segnala l’ ultimo Censimento dell’ Asne, diffuso ieri.

 

Il che significa che in tredici anni le redazioni hanno tagliato il 28,6% degli organici.

 

Come si vede nella tabella,  il taglio più radicale fra i giornalisti del settore si è verificato nel momento più critico della recessione economica, fra il 2008 e il 2010.

 

 

L’ analisi dell’ ASNE era stata avviata quando il settore cominciò a preoccuparsi per la forte assenza delle minoranze nelle testate quotidiane, alla fine degli anni Settanta.

 

Direttori ed editori pensavano, giustamente, che una maggiore diversità nelle redazioni avrebbe migliorato la qualità e la quantità del lavoro giornalistico su tutti i segmenti della società

 

Le prime rilevazioni nel 1978 avevano accertato che i membri di gruppi minoritari coprivano solo il 3,6% dell’ organico. Nel 2012 la percentuale è salita a un rispettabile 12,3%.