Quotidiani: in Usa in media 11 articoli gratuiti prima che scatti il paywall

 

Uno studio della Newspaper Association of America (l’ Associazione che raccoglie i principali quotidiani Usa) mostra che la maggior parte dei giornali che hanno adottato il sistema di accesso a pagamento utilizzano un modello ”metered” (ovvero che consente agli utenti di scaricare un certo numero di articoli prima di richiedere la sottoscrizione), e che l’abbonamento cartaceo non implica di per sé stessso l’ accesso gratuito all’on-line – Una sintesi da PaidContent.org

 

 

da PaidContent.org

(a cura di Andrea Fama)

 

La Newspaper Association of America ha preso in esame 156 quotidiani che hanno adottato una qualche sorta di paywall per l’ accesso ai contenuti presenti sul proprio sito Web. I dati della rilevazione sono riservati esclusivamente ai membri della NAA. Tuttavia, la stessa Associazione ha rilasciato  alcune informazioni statistiche.

 

  • I metered paywall sono i più comuni, con l’88% dei giornali che consente agli utenti di accedere ad un certo numero di articoli prima di richiedere la sottoscrizione digitale. Il blog Ebyline, che ha avuto modo di scavare a fondo nei dati della NAA, evidenzia che il numero medio di articoli accessibili prima che scatti il paywall è di 11,2.
  • L’ abbonamento cartaceo non è sinonimo di accesso gratuito all’on-line. Solo il 53% dei giornali concede ai propri abbonati su carta di accedere liberamente ai contenuti on-line. Il resto offre agli abbonati cartacei soltanto uno sconto sul digitale.
  • Dei giornali esaminati, solo il 6% ha una tiratura superiore alle 250mila copie; il 4% ha una tiratura tra le 150mila e le 250mila; e l’89% si attesta sotto alle 150mila copie.
  • Ebyline ha realizzato un grafico che mostra l’andamento dell’adozione del paywall. Il grafico rileva un picco nel 2011, intorno al periodo in cui il New York Times ha introdotto il proprio paywall, ed una nuova accelerazione nel corso del 2012.

 

E la tendenza è probabilmente destinata a durare.

 

McClatchy, editore di 30 giornali tra cui il Kansas City Star e il  Miami Herald, ha annunciato che entro il la fine del 2012 adotterà un metered paywall per ciascuno dei propri giornali.