Facebook, un ‘’diario’’ anche per i media. Ma non porta fuori strada?

Facebook propone un nuovo layout per le pagine dedicate ai brand e in particolare per le testate giornalistiche. Si tratta di una Timeline che consente di ripercorrere le azioni, gli eventi, i post che l’azienda ha inserito sul social network. Simile al diario degli utenti di FB – In un articolo per il sito del Poynter Institute, Jeff Sondermann, esperto di digital media, esprime le sue perplessità, sostenendo che queste Timeline danno più forza alle immagini e meno ai contenuti:è vero che permettono di inserire elementi interessanti ma a scapito dello scopo primario per cui una testata appare su FB, cioè accogliere nuovi visitatori e farli diventare fan

A questo si aggiunge la difficoltà, che si riscontra nel nuovo layout, di avere a portata di mano le ultime news, gli ultimi post, fondamentali per una testata –  Il cambiamento avverrà entro il prossimo 31 marzo, FB pare sia alla continua ricerca di miglioramenti, staremo a vedere.

 

Facebook Timeline not yet a friend to news organizations

di Jeff Sonderman*

 (Poynter.org)

 (a cura di Claudia Dani)

 

 

Facebook sta lanciando il suo nuovo format, Timeline, per le  pagine aziendali, ma il nuovo modello è solo appariscente: aggiunge poco in termini di stile mentre toglie troppo spazio alla sostanza.
Vediamo prima gli aspetti positivi. Alcune testate hanno utilizzato il nuovo formato timeline per creare sequenze cronologiche di fatti, notizie e eventi che risultano interessanti.

Il New York Times, per esempio, racconta i suoi 160 anni di storia con una Timeline che documenta l’ evoluzione del giornale e chi vi lavorava. Partendo dalla prima pagina del primo numero del quotidiano, che risale al 1851.

 

Anche il programma tv della NBC ‘’Meet the Press’’ ha creato una timeline, che risale fino  al 1947, anno  della sua fondazione, e in cui appaiono immagini di ospiti e di anchormen che nel corso degli anni sono apparsi nello show.

 

Ma, pur essendo tutto ciò interessante, mi pare di poco valore. Si può immaginare di passare un’ ora in un sabato pomeriggio sulla  storia del New York Times. Ma non riesco ad immaginare che si tratti di una pagina su cui si possa tornare regolarmente.

 

Insomma, il formato Timeline finisce per mandare all’ aria le cose che le pagine di Facebook effettivamente avrebbero invece bisogno di fare bene.

La funzione più importante di una pagina Facebook è quella di accogliere nuovi visitatori e di  convertirli in fans.

 

Con il nuovo formato si finisce invece per perdere la capacità attrattiva di base delle pagine tradizionali  di Facebook , quelle che tradionalmente accoglievano i nuovi visitatori. La nuova grafica impone la timeline relativa all’ azienda come impostazione predefinita quando un nuovo utente visita la pagina.

Tra l’ altro le timeline sono anche molto più lente da caricare e ciò rende più difficile per l’ utente il compito,  fondamentale, di analizzare rapidamente gli ultimi messaggi.

 

Certamente Facebook continuerà a migliorare il formato e quindi in futuro forse riuscirà a far prevalere i vantaggi.

 

L’ azienda ha dichiarato che il nuovo formato sarà applicato a tutte le pagine entro il 30 marzo. Intanto, per ora, la maggior parte dei media stanno facendo di tutto per rimanere con il vecchio formato il più a lungo possibile.

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*Jeff Sonderman si occupa di Digital Media presso il PoynterInstitute. Si dedica  alle innovazioni e alle strategie per piattaforme mobili e social media per la diffusione delle notizie online. In precedenza è stato direttore editoriale di TBD.com. e al Times-Tribune di Scranton, in Pennsylvania.