L’ Huffington Post sbarcherà in altri 10 paesi nei prossimi due anni

Il responsabile dell’ espansione internazionale del sito annuncia al Financial Times che entro la fine del 2013 il blog americano dovrebbe toccare i 40 milioni di visitatori unici al mese, raddoppiando la cifra attuale – Come ha fatto in Francia con leMonde, l’ HuffPo si allargherà appoggiandosi a quotidiani tradizionali nei vari paesi –  Un mix di contenuti premium, aggregazione e syndication che sembra funzionare molto bene

L’ Huffington Post punta a raddoppiare in due anni i suoi lettori attraverso degli accordi con giornali che stanno ancora combattendo per capire il web. Lo segnala il Financial Times in un articolo di Tim Bradshaw e David Gelles, secondo cui Jimmy Maymann, responsabile dell’ espansione internazionale del sito, prevede che esso potrebbe raggiungere alla fine del 2013 il tetto dei 40 milioni di visitatori unici al mese.

La testata  – rilevata da AOL nel febbraio scorso per 315 milioni di dollari – si espanderà in altri 10 mercati durante il 2012 appoggiandosi a giornali dei vari paesi.

‘’Abbiamo dimostrato in questi cinque anni di essere stati in grado di costruire un nuovo tipo di piattaforma con cui siamo riusciti a superare il principale quotidiano Usa, il New York Times – ha spiegato Maymann -. Abbiamo un grande bagaglio di esperienza e di conoscenza che ci consentirà di arrivare a 40 milioni di lettori unici al mese. Aol d’ altra parte sa molto bene come monetizzare l’ online, cosa che invece molti quotidiani tradizionale devono ancora imparare a fare’’.

Huffington Post ha lanciato nel corso del 2011 una edizione in UK e una in Canada e ora si appresta a lanciare, insieme a leMonde, una versione francese.

Secondo FT, l’ HuffPo è ‘’un elemento chiave della strategia del Ceo di AOL, Tim Armstrong, relativa alla ‘produzione di contenuti premium’ che abbia più appeal per gli inserzionisti, nonostante sia chiaro che in gran parte la testata riscrive o aggrega articoli prodotti da altre testate’’.

Per me, sostiene però Maymann, ‘’premium significa qualcosa a cui noi dedichiamo tempo, soldi ed energia e che diventa perciò originale. Se guardiamo all’ Huffongton Post, il 25% dei suoi contenuti sono originali, una buona parte è aggregazione e un altro po’proviene da syndication. Penso che ce la possiamo fare se il mix che ne viene fuori è fatto bene e riesce a coinvolgere i lettori’’.