Se 5 euro vi sembran pochi…
(la trascrizione completa /seconda parte)

Seconda Parte

Le risposte (non pervenute) delle Istituzioni giornalistiche e le nuove  reiterate richieste…

Sul banco dei relatori sale il presidente dell’Ordine dei giornalisti Enzo Iacopino che viene introdotto dalla domanda  del moderatore Roberto Zarriello: <<….chiederei al Presidente dell’Odg Iacopino: le storie raccontate sono queste, il mondo del giornalismo è sicuramente in difficoltà!  E’  anche vero però che piangersi addosso e dire non si può fare più questo mestiere non serve a nulla. Che cosa possiamo fare, che cosa possiamo iniziare a fare, Presidente? >>

Il Presidente inizia il suo intervento precisando che l’Odg non ha lasciato sola Paola Caruso durante la sua battaglia,  << …la tentazione – dice Iacopino – che sento serpeggiare è come di creare quasi una figura del nemico tra di noi. Il nemico non è tra di noi, il nemico ha delle caratteristiche precise, io lo continuo a chiamare ladro, il nemico è fatto e rappresentato dagli editori. Se noi non ci chiariamo questa cosa e continuiamo a punzecchiare ora la Fnsi, ora l’Odg, perdiamo di vista quello che è il problema vero. >>.

L’intervento del Presidente dell’Odg prosegue con un attacco a Giulio Anselmi in risposta alle dichiarazioni che il Presidente dell’Ansa aveva reso durante la sua lectio magistralis al Festival Internazionale del Giornalismo il giorno prima.  (http://webtv.festivaldelgiornalismo.com/doc/1041/anselmi-sia-benedetto-wikileaks.htm)

Dopo i commenti alle dichiarazioni di Anselmi del giorno prima,  Iacopino riprende: << Non voglio parlare io ma voglio far parlare voi, perchè noi – indicando se stesso e Roberto Natale – dobbiamo avere un quadro chiaro della situazione. >>

A questo punto del suo intervento il Presidente Iacopino  comincia ad illustrare leggendo da un copioso fascicolo che porta in grembo una serie di casi di sfruttamento del lavoro  segnalati all’Ordine Nazionale:

1)faceva le pagine di cultura e spettacolo per il Domani della Calabria 150 euro per 2 mesi di lavoro

2)2 mesi di lavoro al Mattino di Napoli 325 euro lordi

3)La Finanziaria editoriale quotidiano della Calabria 6 euro e 50 lordi al pezzo, tale compenso non potrà in ogni caso superare i 195 euro lordi mensili.

4)Il Giornale di Sicilia più di un mese di lavoro 422 euro

5)Ciociaria Oggi ogni mese 150, 200 euro

6)Finegil mese di marzo 119 pezzi 512 euro media di 4 euro e 30 lordi

Interrompendo brevemente l’illustrazione dei casi di sfruttamento raccolti dall’Ordine il Presidente riferendosi all’intervento di De Benedetti all’ultimo Congresso Nazionale della Fnsi di Bergamo del gennaio scorso, stigmatizza: << … ha avuto l’impudenza di dire che lui non capiva perchè mai dovesse pagare un giornalista di Repubblica che collabora con l’on line : “non gli diamo forse maggiore visibilità?” , il passo successivo – prosegue Iacopino – sarà che vi daranno visibilità e li dovrete pagare voi! Io ho qui l’elenco delle aziende partecipate dall’Ing. Carlo De Benedetti che fa milioni di euro di utili l’anno grazie all’azione che con i suoi giornali e le sue televisioni riesce a fare inevitabilmente….>>

L’ intervento del Presidente dell’Odg prosegue con la citazione di nuovi esempi di episodi di sfruttamento:

7)una tv di Bergamo con un editore costretto a patteggiare una condanna per mobbing

8)una emittente fa dei servizi li vende a Rai 3 che glieli paga 300 euro l’uno

9)il Gazzettino di Venezia ci sono tre fasce: 4 euro per 999 caratteri, 9 euro e 50 tra 1000 e 2000 caratteri, 15 euro per 2000/3000 caratteri che nessuno scrive più, non so cdi che cosa stiano parlando

10)ancora il Gazzettino 214 euro per una serie di pezzi scritti dal 2 al 30 gennaio

11)la Voce della Romagna un giornale che riceve dallo Stato 2 milioni e 500 mila euro di contributo l’anno che dice di pagare 2 euro i pezzi a far data di un anno dalla pubblicazione

12)un collega che viene dall’Ifc di Urbino quindi viene dalla scuola; il Quotidiano della Calabria lo ha pagato 6 euro e 50 lordi al pezzo per un massimo di 200 euro lordi al mese

13)la Provincia Pavese 7 euro lordi perpiù di 40 righe, 5 euro lordi al di sotto, 3 euro per le brevi anche questo collega viene dall’Ifg di Urbino

14)il Messaggero Veneto edizione di Gorizia cancellata da un giorno all’altro, il collega che segnala il caso stava in redazione scriveva una media di 6 pezzi al giorno per 200 euro mensili di media

15)La Città di Salerno 1 euro e 55 al pezzo

<< Posso continuare fino a quando volete – sottolinea Iacopino – perchè io ho fatto questo appello e nel giro di 48 ore ho ricevuto più di 800 segnalazioni. Noi ci continuiamo a raccontare che il problema della libertà di stampa in questo Paese è dato dal conflitto di interesse, è una menzogna!

Il conflitto di interesse c’è, non c’è ne uno solo, non c’è solo quello di Berlusconi, c’è quello di De Benedetti, c’è quello di Caltagirone con le sue attività nell’edilizia e i giornali! Guardateli i giornali: un indice di volumetria che cambia significa milioni di euro di incasso! Il problema principale, il vero attentato alla libertà di stampa nel nostro Paese è rappresentato da quei ladri che ci sono tra gli editori! Vi rubano la vita in questo modo e vi tengono in una condizione sistematica di schiavitù e quando tu dipendi solo da questi rettili non hai la possibilità di fare il tuo lavoro in maniera assolutamente libera responsabile….Rubano i vostri sogni e  rubano la verità ai cittadini…>>

<< Allora Presidente – interviene Zarriello – siccome lì dietro c’è tanta gente che questo mestiere al di là di queste storie lo vuole fare lo stesso, io le chiedo e allora che si fa? Facciamo soltanto il rosario delle storie negative, oppure cerchiamo di fare una domanda cui noi tutti vogliamo una risposta: l’Odg e la Fnsi che hanno intenzione di fare?>>

<< Per quello che riguarda me – risponde Iacopino – noi abbiamo già in Parlamento 2 proposte di legge. C’è un impegno formale del Presidente Fini e della Presidente Aprea di incardinare in legislativa una proposta che è stata firmata da 42 deputati, mi pare anche di più, che specularmente è stata presentata in Senato a firma Vita-Lannutti. Gli tolgono i soldi, se non ricevono un bollino blu che certifichi che pagano in maniera dignitosa, questo prevede questa proposta di legge, gli tolgono i finanziamenti pubblici. Sono milioni di euro credetemi, dobbiamo colpirli nei soldi! E’ l’unica nostra speranza che abbiamo! E’ l’unico discorso che gli editori capiscono, devono essere toccati nel portafoglio!>>

<< Forse però – interviene il moderatore – le cose potevano essere fatte anche prima in questi anni…

<< Io non voglio cavarmela – replica Iacopino – dicendo che sono stato eletto a giugno del 2010 perchè non significa niente, però allo stesso modo non significa niente continuare a dirsi lo potevamo fare prima….Cerchiamo di capire che il nemico non è qui tra di noi, il nemico è fuori ….

A questo punto Marco Renzi di Lsdi sbotta dal pubblico e rivolto al Presidente dice:

<< Non c’è nessun nemico Presidente …..

Dopo un breve  attimo di tensione in sala è Zarriello a riprendere la parola per cercare di rimettere ordine fra gli interventi del seminario. << Noi non siamo qui – dice l’autore di Penne Digitali 2.0 – per dire ala gente lasciate stare il giornalismo perchè non ci sono le risorse, dobbiamo anzi affermare l’esatto contrario. Vogliamo dall’Odg e dalla Fnsi un momento di confronto pacato , per cercare di capire, siccome le cose non sono state fatte, in questi anni e ci sono sicuramente associazioni come la vostra che se ne sono occupate più volte! Però più che dire non le avete fatte, quindi puntiamo il dito contro di loro! Dobbiamo capire che cosa si può fare altrimenti andiamo in una direzione in cui non c’è un’uscita.>>  E passa la parola a Renzi.

<< Mi dispiace molto – dice Marco Renzi – che l’intervento del Presidente Iacopino sia   teso a demonizzare qualcun altro, non va bene! Presidente ci dica che cosa fa l’Odg, ci metta in condizione di lavorare, perchè siete voi i nostri referenti. Non solo di fatto ma giuridicamente. Lo Stato italiano, ed è uno dei pochi stati nel mondo, ha un Ordine dei Giornalisti giuridicamente,  noi per essere giornalisti siamo obbligati a pagare ogni anno un obolo, come lo vogliamo chiamare. Il mio obolo, l’obolo di tutti noi dove viene investito nella nostra professione? Che cosa viene fatto per valorizzare la nostra professione? Non voglio demonizzare nessuno, sono contento di fare il giornalista, purtroppo non lo faccio quasi mai. Ho 50 anni non 5 minuti, ma solo per 5 minuti della mia vita ho fatto il giornalista il resto del tempo l’ho passato arrabattandomi come fanno quasi tutti……..