Cresce del 65% in un anno il traffico via mobile sui siti web dei quotidiani Usa

Tablet Secondo la NAA (l’ associazione degli editori), il contenuto dei quotidiani rimane l’ opzione principale per i lettori nel panorama delle varie piattaforme di offerta editoriale

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Gli editori dei quotidiani Usa hanno registrato un aumento delle pagine viste attraverso i dispositivi mobili di circa il 65% fra settembre 2010 e settembre 2011. Il dato è stato diffuso dalla NAA, l’ Associazione dei quotidiani Usa, secondo cui alcune testate hanno visto addirittura un triplicamento delle pagine viste tramite il mobile e le sue applicazioni.

Una conferma, secondo l’ Associazione, del fatto che il contenuto dei quotidiani rimane l’ opzione principale per i lettori nel panorama delle varie piattaforme di offerta editoriale.

L’ analisi della NAA – spiega Editor&Publisher – si basa sui dati relativi al traffico su una ventina di quotidiani, grandi e piccoli. Nel periodo esaminato i visitatori unici sono aumentati di circa il 70%.

“Lo sviluppo molto aggressivo dei prodotti mobili da parte dei giornali sta pagando’’, commenta Caroline Little, presidente e Ceo della NAA. “Il consumo di informazione giornalistica pesa in maniera come una delle attività più consistenti da parte dell’ utente dei dispositivi mobili’’ e conferma ancora una volta che i quotidiani continuano ad avere un ruolo centrale nel mondo iperconnesso contemporaneo’’.

Due studi indipendenti – continua Editor&Publisher – confermano poi l’ importanza attrattiva del brand nel settore.

Secondo un Report diffuso da comScore a ottobre, il 7,7% del traffico totale sui siti web dei quotidiani viene dal mobile. Mentre una ricerca del Pew Research/Economist Group tablet, anch’ esso diffusa in ottobre, ha mostrato che l’ 84% degli utenti delle applicazioni per le news sostengono che la provenienza da una testata che piace è un elemento decisivo che li orienta nella scelta. Lo studio ha accertato anche che l’ 81% degli utenti di internet su dispositivi mobili e il 90% di quelli che usano le applicazioni vanno direttamente sui siti online delle testate senza passare per i motori di ricerca.