Argentina: la carta per i giornali diventa un bene di interesse pubblico

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Il parlamento ha approvato un progetto di legge che i gruppi editoriali privati del paese hanno ostacolato ritenendolo, anzi, una minaccia per la libertà di stampa – Il governo aveva accusato i maggiori editori di essersi appropriati illecitamente, durante la dittatura militare, dell’ unica azienda produttrice di carta da giornale

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La Camera dei deputati dell’ Argentina ha approvato un progetto di legge che dichiara di interesse pubblico la fabbricazione, commercializzazione e distribuzione della carta per i giornali, osteggiato dai principali gruppi editoriali del paese.

I deputati – racconta 233grados.com – hanno approvato il progetto governativo contro il parere della Sociedad Interamericana de Prensa (SIP) , che rappresenta gli editori e che l’ aveva fortemente avversato, ritendolo una possibile minaccia per la libertà di stampa in Argentina.

Fra le altre cose, le norme stabiliscono che l’ azienda Papel Prensa, l’ unica azienda che produce carta per i periodici argentini, “dovrà operare nel pieno della sua capacità produttiva” e presentare ogni tre anni un piano di investimenti per soddisfare la domanda interna.

Il capitale di Papel Prensa è suddiviso fra il gruppo Clarín (49 %), lo Stato (27,46 % in forma indiretta e lo 0,62 % attraverso l’ agenzia Télam) e La Nación (22,49 %), con il restante 0,43 % nelle mani di altri.

La controversia si era inasprita l’ anno scorso quando lo Stato denunciò la supposta appropriazione illegale di Papel Prensa da parte dei principali giornali del paese durante l’ ultima dittatura militare (1976-1983).

Clarín e La Nación avevano respinto seccamente l’ accusa denunciando di essere vittime di un attacco del governo contro la libertà di espressione.