Non sono le notizie soft a portare più soldi

PerfectMarket

Una analisi condotta da Perfect Market, rivela l’ Osservatorio europeo di giornalismo, ha analizzato15 milioni di articoli pubblicati in estate su 21 siti, scoprendo che gli articoli più ‘profittevoli’ sono quelli legati a temi sociali e di pubblica utilità, articoli che affrontano problemi quotidiani con cui tutti noi ci confrontiamo nella vita reale, dalla disoccupazione alle rate del mutuo

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‘’Le notizie morbide spadroneggiano su internet, occupano sempre più spazio sui quotidiani, ma siamo sicuri che le notizie Soft siano quelle che determinano i maggiori ricavi pubblicitari? E’ vero che le notizie leggere, di intrattenimento siano assolutamente indispensabili per incrementare il traffico? La risposta è no, almeno secondo quanto emerso da una recente analisi condotta da Perfect Market, una società di consulenza che aiuta i giornali a trarre il massimo profitto dai propri siti web’’.

Lo osserva Piero Macri sull’ Osservatorio europeo di giornalismo (Ejo), spiegando che  Perfect Market ha analizzato i ricavi pubblicitari generati da più di 15 milioni di articoli pubblicati da 21 siti informativi americani nello scorso periodo estivo. Tra questi il Chicago Tribune, il Los Angeles Times e il San Francisco Chronicle.

Il risultato? Gli articoli che hanno contribuito maggiormente in termini di apporto economico, i più profittevoli, sono quelli legati legati a temi sociali e di pubblica utilità, articoli che affrontano problemi quotidiani con cui tutti noi ci confrontiamo nella vita reale, dalla disoccupazione alle rate del mutuo.

La combinazione vincente – in base a quanto affermato da Perfect Market – la si ottiene – continua Macri – quando la pubblicità è il più possibile legata all’argomento trattato nella notizia, ovvero dove il coinvolgimento del lettore è di più alto livello. Se questi sono i risultati va da sé che la strutturazione dell’informazione per canali verticali è quella che può dare i migliori risultati in termini di profittabilità.