Link e segnalazioni (21-27/12)

I giornali Usa perderanno un altro 25% degli addetti entro il 2018
Secondo una ricerca del Bureau of Labor Statistics, i 326.000 posti di lavoro del 2008 si ridurrebbero nel 2018 a 245.000.

http://www.editorandpublisher.com/eandp/news/article_display.jsp?vnu_content_id=1004054045

—–

Ma nel 2010 dovrebbe rallentare il declino

E’ quanto si aspettano gli editori Usa secondo una ricerca effettuata dal Kubas Consultant.

http://www.editorandpublisher.com/eandp/news/article_display.jsp?vnu_content_id=1004054038

—–

New York Times, la crisi sta finendo?

Bill Keller, direttore del New York Times, ha mandato un messaggio alla redazione: con la fine del 2009 finiscono anche i tagli al personale e le riduzioni di salario. Per il 2010 Keller promette nuove possibilità per incrementare gli utili.

http://reporters.blogosfere.it/2009/12/new-york-times-la-crisi-sta-finendo.html

———

I primi dieci anni del XXI secolo nel fotoracconto del Boston Globe

In 50 immagini scattate dal 2000 al 2009 un racconto molto più crudo di quanto la memoria l’abbia fissato: ed effettivamente alcune di queste fotografie riescono a rendere la valenza di un evento molto più delle parole.
http://antonella.beccaria.org/2009/12/21/i-primi-dieci-anni-del-xxi-secolo-nel-fotoracconto-del-boston-globe/
——-
Il giornalismo professionale sopravviverà nell’ era di internet? E come?
Su Marketwatch un’ analisi economica del collasso dell’ occupazione nei giornali e i dubbi sul futuro della professione.
http://www.marketwatch.com/story/will-the-news-survive-2009-12-08

———–
Le parole di Obama
Il Washington Post lancia un database sui discorsi del presidente Usa
http://projects.washingtonpost.com/obama-speeches/
——-
25 storie tralasciate
Project Censored ha censito le 25 storie che i grandi media hanno tralasciato, soprattutto in America, e che invece sono state seguite e sviluppate sui nuovi media. via Indyweek. Si tratta si storie, a quanto pare, controllate e verificate con attento metodo di ricerca.
http://blog.debiase.com/2009/12/25-storie-tralasciate.html
———-

BBC: l’ innovazione e non i paywalls è il futuro dei media

Lo sostiene Bill Thompson, un commentatore della BBC
http://news.bbc.co.uk/2/hi/technology/8414725.stm
———

Un futuro di giornalisti o informatori?

Al di là dell’evoluzione che conosceranno i giornali storici con un background cartaceo, il web si profila come un prodotto informativo sempre meno generalista che tende a privilegiare gruppi di professionisti ad alta specializzazione in grado di potere esprimere una competizione su singoli argomenti con uno stile che non sarà più basato unicamente su risorse interne ma sulla capacità di filtrare contenuti dalla rete.
http://it.ejo.ch/?p=914
—–
La rivoluzione epocale del Giornalismo Partecipativo
La comunicazione di massa è spacciata. È smascherata, il re è nudo. Questo sostiene il filosofo Mario Perniola nella sua appassionata requisitoria Contro la comunicazione. Il sistema comunicativo dei media non è più in grado di tener fede alla sua missione originaria: comunicare, informare, accrescere la conoscenza comune.

http://www.gennarocarotenuto.it/11989-la-rivoluzione-epocale-del-giornalismo-partecipativo/

———

La storia dei Social Network: da CBBS a Twitter

Dal gennaio 1978 (quando Christensen e Suess crearono il Computerized Bulletin Board System) ai giorni nostri. In attesa tutti in attesa della prossima rivoluzione. ”Dove avrà inizio? Chi lo sa. Probabilmente lo leggeremo su Twitter prima!”
http://www.titticimmino.com/2009/12/26/la-storia-dei-social-network-da-cbbs-a-twitter/
—–
Rss Trasformazione
Gli rss-reader sono meno usati. Si tende a tenersi informati piuttosto con le segnalazioni che si trovano su Twitter. Lo segnala Richard MacManus. Perché, ihmo, i reader possono diventare sistemi di informazione troppo personalizzati e rischiano di chiudere fuori l’inaspettato.
http://blog.debiase.com/2009/12/rss-trasformazione.html
————

Il dibattito sulla rete: limiti costituzionali e regole del Web 2.0

Il dibattito sulla rete e le sue regole si allarga con un intervento di Marco Orofino, docente di “Informazione e Costituzione” alla Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Milano. Secondo Orofino la Costituzione offre già tutti gli strumenti per disciplinare la “libertà di comunicazione” e regolamentare i limiti alla censura.
http://mediablog.corriere.it/2009/12/il_dibattito_sulla_rete_limiti.html/
———–
”Lecito sequestrare siti che favoriscono la pirateria”
Arrivano le motivazioni della sentenza di Cassazione, sul sequestro di Pirate Bay. E’ lecito imporre ai provider di bloccare siti che minacciano il diritto d’autore.

http://mytech.it/web/2009/12/23/cassazione-lecito-sequestrare-siti-che-favoriscono/

————

Due stazione radio di Cincinnati decidono di condividere i loro contenuti

Le due emittenti si sono accordate per coprire a turno alcuni avvenimenti, come processi o conferenze stampa
http://cincinnati.bizjournals.com/cincinnati/stories/2009/12/07/daily57.html