Usa: previsioni nere, nel 2009 pubblicità in calo del 6,2%

nyt.jpg Mentre esplode la crisi anche nei grandi gruppi editoriali, arrivano previsioni fosche dalle più autorevoli agenzie del settore

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Mentre il New York Times ipoteca la sua sede, e il gruppo Tribune evita per un pelo la bancarotta, mentre in Florida il gigante dei media McClatchy cerca acquirenti per il Miami Herald e la Cnn sfida la Associated Press offrendosi ai giornali come agenzia di stampa a basso costo, fosche previsioni parlano di pubblicità in declino nel 2009.

Lo ha segnalato Milano finanza in questi giorni in un articolo in cui si rileva come l’ industria pubblicitaria americana e globale sia destinata a soffrire in modo particolarmente violento il calo di spese degli inserzionisti dovuto alla recessione economica. Attribuendo queste previsioni particolarmente pessimistiche per il 2009 alle più autorevoli agenzie del settore.

Le ripercussioni della crisi, riporta il Wall Street Journal online, porteranno tagli sia negli Stati Uniti che nel resto del mondo, ma le previsioni del danno variano a seconda di chi ha effettuato gli studi.

Secondo l’agenzia ZenithOptimedia le spese per pubblicità negli Stati Uniti caleranno del 6,2% nel 2009, a 161,8 miliardi di dollari, mentre GroupM vede un declino del 3% a 157 miliardi di dollari. Tuttavia il calo in Nord America e nell’Europa occidentale verrà compensato dalla continua crescita nei mercati emergenti, dove entrambe le società stimano solamente un calo dello 0,2% il prossimo anno. Queste previsioni sono state presentate a New York nel corso della Ubs Global Media and Communications Conference.