Siti web dei giornali locali in attivo in Usa con la pubblicità online

Borrell Uno studio della Borrell Associates su 3.100 siti Usa – Superati i due miliardi di dollari – Una crescita a tassi vicini al 50%

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Uno studio di Borrell Associates ha rilevato che quasi tutti i siti web dei giornali sono in attivo, grazie alla pubblicità online , che a livello locale copre quasi la metà dei ricavi.

Lo studio – spiega Marketingpilgrim – ha riguardato 3.100 siti che fanno capo a giornali, stazioni radio e tv per analizzare il flusso dei ricavi.

Secondo Borrell, ci sono alcuni importanti traguardi raggiunti dall’ industria editoriale dei quotidiani. Per la prima volta, ad esempio, le inserzioni online sui siti dei giornali locali Usa hanno superato i 2 miliardi di dollari. E per la prima volta più della metà dei ricavi pubblicitari dei siti web dei principali giornali sono venuti da inserzionisti non su stampa.
I siti dei giornali locali in particolare hanno raccolto la maggior parte degli investimenti pubblicitari fra le aziende editoriali.

Lo studio, dal titolo “Quanto fruttano i siti dei media locali”, ha rilevato fra l’ altro che i siti dei quotidiani locali raccolgono quasi l’ 11,7% di tutti gli investimenti pubblicitari locali. E si arriva – nel caso del sito che guadagna di più fra le 200 maggiori testate online –  fino al 78% degli investimenti pubblicitari globali in quel mercato.

 “I siti web locali continuano a stare sulla cresta di un’ onda che sta sfidando qualsiasi possibile previsione ottimistica”, commenta Borrell. “I ricavi dalla pubblicità online locale sta crescendo quest’ anno al tasso fenomenale del 50%:  cosa ancora più sorprendente se si considera che il commercio al dettaglio ha sofferto per la crisi”.

La pubblicità negli altri settori è invece in calo. La televisione raccoglie il 6,9% della pubblicità locale e la radio solo lo 0,8%. E probabilmente andrà peggio.

 “Ci aspettiamo per la stampa un forte declino dei ricavi, maggiore degli altri media locali – sul 39% – nei prossimi quattro anni, da 12,7 a 7,7 miliardi di dollari nel 2012”.

In passato i giornali dipendevano molto ecoonomicamente dai piccoli annunci, ma internet (anche con siti come Craigslist.org) ha tagliato i profitti. Lo studio avverte quindi i giornali a non dipendere in maniera così pesante da questo settore e di puntare invece tutto sulla pubblicità online. I giornali che lo hanno già fatto ci hanno già guadagnato”.