Iran, lutto dei giornalisti

In occasione della giornata dei giornalisti, circa 150 giornalisti iraniani, alcuni con la fascia nera al braccio, hanno partecipato ieri a una cerimonia «mortuaria» per ricordare la chiusura dei giornali riformisti vittime del giro di vite imposto dal sistema giudiziario. Copie dei giornali chiusi giacevano su un tavolo illuminato da candele nere. Due giornali liberali e un mensile sono stati chiusi il mese scorso. Sulle pareti della sala dove si è tenuta la cerimonia c’erano le foto della fotogiornalista canadese Zahra Kazemi, morta in carcere a Tehran lo scorso anno, e dei giornalisti detenuti Abbas Abdi e Akbar Ganji. «La chiusura di oltre 100 giornali non basta?» era la scritta che appariva su uno striscione. Non sono solo i giornali ad essere nel mirino del sistema giudiziario, ma anche i media non scritti come il sito Rouydad del partito riformista, ha ricordato Issa Saharkhiz, capo dell’Associazione per la libertà di stampa.